rotate-mobile
Attualità Esperia

‘Uniti per Esperia’: “Nipote schernita? In moto macchina del fango, si aspetta smentita da Caporusso”

A fronte delle accuse lanciate dal candidato consigliere di ‘Esperia che cambia’, secondo cui la 19enne sarebbe stata “trattata da spiona” durante un comizio, la lista del sindaco uscente Villani racconta la sua versione e non esclude le vie legali

Arriva a stretto giro di posta la replica della lista “Uniti per Esperia”, a sostegno del ricandidato sindaco uscente Giuseppe Villani, alle accuse lanciate dall’aspirante consigliere comunale di “Esperia che cambiaMassimo Caporusso: ““Mia nipote di 19 anni – ha dichiarato durante un intervento pubblico videoregistrato - è stata trattata da spiona e schernita in un comizio”.

A ridosso delle elezioni amministrative di domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021, “la macchina del fango messa in moto dalla lista ‘Esperia che cambia’ contro il sindaco Villani e la sua squadra inquina ancora una volta il dibattito elettorale con una nuova fake news, dai toni gravemente infamanti – dichiarano i sostenitori del primo cittadino - Una vergogna la strumentalizzazione della vicenda, soprattutto perché coinvolge una giovane ragazza e perché riporta dei virgolettati inesistenti e suscettibili, peraltro, di ulteriori verifiche nelle sedi giudiziarie competenti”.

In considerazione di quelle che definiscono “falsità”, sostenendo di avere svariati testimoni che possono confutare il racconto di Caporusso, si dicono “loro malgrado costretti – dichiarano in conclusione – a valutare, con l’ausilio dei propri legali, ogni iniziativa a tutela dei propri diritti ed interessi”. Restano, però, in attesa di una smentita: “Caporusso chieda scusa a nome di tutta la lista per una campagna elettorale che ogni giorno tocca fondi più squallidi e infamanti”.

La versione della lista “Uniti per Esperia”

“Dopo aver incassato sonore repliche a smentita delle false notizie già diramate nei giorni scorsi per delegittimare l’amministrazione uscente e contestarne senza prove l’azione politica ed amministrativa – premette “Uniti per Esperia” - il candidato di “Esperia che Cambia” Massimo Caporusso tenta il tutto per tutto arrivando addirittura ad accusare un componente della lista avversaria di aver schernito “con urla” e accerchiato la giovane nipote nel corso di un comizio. L’articolo si conclude con una nota di colore: il sindaco Villani – asseritamente informato dei fatti – si sarebbe dichiarato indifferente, piuttosto che “cacciare a calci” il presunto reo”.

“Ancora una volta tutto falso, con l’aggravante che in questa triste vicenda le vittime non sono solo il candidato di “Uniti per Esperia”, il Sindaco e la lista tutta, ma anche una giovane donna che è stata usata dai suoi stessi parenti per infamare e screditare la dignità e l’onorabilità di un innocente, peraltro padre di una ragazza coetanea”.

“Il Sindaco Villani, che mai prima era stato contattato dai suoi avversari né tantomeno aveva espresso pareri o considerazioni sulla vicenda, declinando ogni responsabilità in merito al suddetto evento, precisa che da subito si è adoperato per ricostruire la corretta dinamica dei fatti”.

“Non è stato difficile appurare, anche per i molti testimoni sul luogo della vicenda, che il comizio di cui si parla nei suddetti articoli fosse in realtà un incontro al bar tra amici durante il quale, come è normale e giusto che sia in questi giorni, si discuteva (anche animatamente) di politica”.

“Nel corso di questa “conversazione/dibattito politico” tra conoscenti e/o amici dai toni animati ma civili ed entro i limiti della normale dialettica politica, uno dei partecipanti (nella specie lo stesso candidato ingiustamente accusato) veniva avvertito con un messaggio telefonico, da parte di un candidato dell'altra lista, della presenza di un “estraneo” non partecipante e non interessato alla “discussione politica” intento a spiare la conversazione privata in corso ed a registrare con il telefonino detto dibattito in maniera occulta e all’insaputa di tutti. I presenti venivano informati della notizia a tutela della loro privacy”.

“Diffusasi la notizia, alcuni coetanei sospettavano di tale condotta la nipote di Caporusso, presente nei pressi dell’attività commerciale nel momento della presunta registrazione. Ciò originava uno scambio di vivaci battute tra i giovani coetanei ed amici della ragazza che, tuttavia, non coinvolgeva in alcun modo gli adulti e, in particolare, il componente della lista “Uniti per Esperia”. Quest’ultimo, infatti, dopo pochi minuti aveva lasciato il bar senza rivolgersi in alcun modo alla giovane”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

‘Uniti per Esperia’: “Nipote schernita? In moto macchina del fango, si aspetta smentita da Caporusso”

FrosinoneToday è in caricamento