rotate-mobile
Attualità Vico nel Lazio

Vico nel Lazio, il caso dei richiedenti asilo politico perfettamente integrati con la comunità

I 24 ragazzi africani sono arrivati lo scorso anno nel paese. Il sindaco Guerriero “Siamo come una grande famiglia”

Un anno fa sono arrivati a Vico nel Lazio 24 ragazzi di età compresa tra i 18 e 30 anni provenienti da Somalia, Guinea, Nigeria, Ghana e Mali sono tutti richiedenti asilo politico.

Vico nel Lazio contro il razzismo

I cittadini di Vico nel Lazio, appresa la notizia dell’arrivo di questi ragazzi, sono stati subito contrari e dopo qualche giorno è stata organizzata una riunione pubblica dove hanno partecipato tantissimi cittadini. La riunione aveva l’intento di conoscere il futuro di questi ragazzi e i cittadini avevano dei timori per la sicurezza del paese, temevano che questi ragazzi potessero causare dei problemi e disagio. Dopo qualche giorno si svolse a Vico un sit-in di protesta organizzato da Casa Pound di Alatri contro il Centro di accoglienza straordinaria situato a via Aldo Moro. Contro questa protesta c'erano circa 40 cittadini del paese che hanno fatto un presidio pacifico di solidarietà per i profughi a testimonianza che questo tipo di manifestazione non rappresenta la stragrande maggioranza del paese, il quale ripudia ogni forma di razzismo e crede che ci possano essere altre forme di accoglienza, integrazione e inclusione. "Vico è solidale e vuole essere protagonista non passivo dei cambiamenti che si creano nel proprio territorio". Il sindaco Claudio Guerriero con una nota disse che l'amministrazione avrebbe fatto la propria parte rispettando le regole umanitarie e le disposizioni dello Stato; inoltre ha assicurato la sua costante vigilanza anche al di fuori delle sue competenze di sindaco per garantire la tranquillità ai cittadini, sfruttando la sua esperienza di 3 anni in Africa (Uganda Kamava) nell’ambito della sicurezza.
Inizialmente il primo cittadino si recava giornalmente presso la struttura per verificare che tutto funzionasse nel migliore dei modi ed era in stretto contatto con le persone che gestivano la struttura che ospitava i profughi. “Tutto questo avveniva un anno fa” ha dichiarato il sindaco, Cavalier Claudio Guerrierooggi invece questi 24 ragazzi (contrariamente a quello che si vede negli altri comuni) si sono integrati perfettamente tra i nostri cittadini diventando anche una risorsa per il paese. Ad esempio questa estate sono scesi in campo per aiutare il sindaco e i membri della protezione civile nello spegnimento dell’incendio che per un mese ha letteralmente distrutto migliaia di ettari di montagna”.

I servizi di pubblica utilità svolti dai richiedenti asilo politico

Da quest’estate il sindaco, con una delibera, ha fatto in modo che venisse rispettato l’ultimo decreto del ministro Minniti, il quale dice che i richiedenti asilo politico sono obbligati a fare volontariato e che ogni comune riceva un contributo di 500 € per ogni richiedente asilo; “Grazie a questo decreto ai ragazzi viene permesso di aiutare il paese svolgendo servizi di volontariato come la pulizia delle strade, la potatura delle piante e alberi preservando cosi il nostro magnifico borgo medievale, inoltre questi ragazzi portano a processione le statue dei nostri Santi durante tutto l’anno e proprio alcuni giorni fa hanno portato anche le corone al monumento dei Caduti durante la manifestazione del 4 Novembre. Un altro importante impegno da parte di questi ragazzi è di essere entrati a far parte delle due squadre della polisportiva di Vico nel Lazio, la prima che milita nella seconda Categoria e la seconda come Juniores, facendo avere ad entrambe le squadre ottimi risultati”. L’integrazione dei 24 extracomunitari è gestita dall’associazione Integra Onlus, nata nel 2002 con l’intento di aiutare e accogliere i richiedenti asilo politico nella regione Lazio ospitando circa 125 richiedenti divisi in 4 comuni; l’associazione percepisce dal Ministero 35€ al giorno per ogni ragazzo e di questi, 2,50€ vengono dati al singolo migrante, mentre gli altri vengono spesi per gestire la loro permanenza a Vico. “Questi ragazzi con la loro voglia di fare, con la loro disponibilità e il serio svolgimento del lavoro che gli viene affidato, sono riusciti ad abbattere l’iniziale diffidenza da parte degli abitanti del paese diventando un tutt’uno con i suoi cittadini e molti di loro hanno l’intenzione di rimanere proprio a Vico nel Lazio” ha concluso il sindaco Guerriero.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vico nel Lazio, il caso dei richiedenti asilo politico perfettamente integrati con la comunità

FrosinoneToday è in caricamento