rotate-mobile
Attualità

Vietnam e Svizzera in visita all’Accademia delle Belle Arti di Frosinone

Dopo l’Oman, lo Sri Lanka e il Messico, questa settimana a scoprire la proposta formativa d’eccellenza offerta nell’Istituzione ciociara saranno due Nazioni distanti fra loro ma entrambe con importanti tradizioni artistiche

Si prospetta una settimana molto intensa di impegni per l’Accademia delle Belle Arti di Frosinone. Il Presidente Giorgio Bartolomucci e la direttrice Loredana Rea, accoglieranno a Palazzo Tiravanti una delegazione dell’Ambasciata del Vietnam in Italia (l’8 giugno) e l’ambasciatrice della Federazione Elvetica presso il Quirinale S.E. Monika Schmutz Kirgöz (10 giugno).

Le visite fanno parte del programma lanciato a marzo per favorire la conoscenza dell’Accademia da parte dei rappresentanti di Paesi con cui si stanno mettendo le basi per collaborazioni e scambi di studenti e docenti. Dopo l’Oman, lo Sri Lanka e il Messico, questa settimana a scoprire la proposta formativa d’eccellenza offerta nell’Istituzione ciociara saranno due Nazioni distanti fra loro ma entrambe con importanti tradizioni artistiche.

La cultura millenaria del Vietnam è considerata una delle più antiche del Sud-est asiatico. Estremamente complessa e articolata sia per l’estensione del paese che per l’ampia diversità territoriale legata alle numerose minoranze etniche e all’influenza delle dominazioni cinese e francese. I simboli più noti sono i fiori di loto, il bambù, le tartarughe, i draghi e soprattutto la tigre, quasi onnipresente nei dipinti tradizionali.

Dopo le sanguinose guerre affrontate nel corso dei secoli per la difesa del proprio territorio, i vietnamiti costituiscono un popolo orgoglioso della propria identità storica e nazionale, ma si mostrano entusiasti ed aperti verso l’Italia di cui apprezzano la storia e il patrimonio artistico e culturale. Altrettanto orgogliosa della varietà dei beni culturali del proprio Paese è l’Ambasciatrice Monika Schmutz Kirgöz, che guida la missione diplomatica con lo scopo di promuovere e sviluppare le relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’Italia.

Alla grande varietà dei musei elvetici che spaziano dall’arte alla cultura, dalla storia delle tradizioni all’artigianato, si uniscono tante chiese antiche, ma anche esempi mirabili di architettura moderna nei centri urbani. “I legami tra Svizzera e Italia sono ricchi e radicati nel tempo - afferma la diplomatica che tra il 2004 e il 2007 aveva già ricoperto l’incarico di Capo della Sezione economica dell’Ambasciata a Roma - basti pensare che Svizzera e Italia intrattengono relazioni diplomatiche sin dalla costituzione dello Stato italiano nel 1861. Siamo vicini e condividiamo il più lungo confine terrestre per entrambi gli Stati. La lingua italiana ci accomuna e condividiamo molte influenze culturali”. 

“Nell’occasione della visita in Accademia, io stesso accompagnerò l’Ambasciatrice a conoscere Anagni e Fiuggi, con la certezza che questa sarà l’occasione per mostrare anche la bellezza del nostro territorio e l’accoglienza della nostra gente, e che l’incontro con la comunità ciociara servirà a rafforzare i legami, già forti e sviluppati per un’emigrazione che nel passato ha visto molti nostri concittadini trasferirsi oltre le Alpi. Perché ancor prima dei rapporti tra gli Stati vengono le relazioni umane e personali - conclude il presidente Bartolomucci".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vietnam e Svizzera in visita all’Accademia delle Belle Arti di Frosinone

FrosinoneToday è in caricamento