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Redazione

Come io lo vedo: il voto come diritto e dovere del Cittadino

Il 31 maggio 2015 si voterà in diverse Regioni e Comuni italiani. I cittadini verranno chiamati a scegliere quelli che, per i prossimi 5 anni, saranno gli amministratori.

Il 31 maggio 2015 si voterà in diverse Regioni e Comuni italiani. I cittadini verranno chiamati a scegliere quelli che, per i prossimi 5 anni, saranno gli amministratori.

Uno dei pericoli che si corre anche in questa tornata elettorale è quello dell’astensionismo, fenomeno che vede sempre meno persone andare a votare perché scontente o deluse da quelli che sono i sistemi della politica e dai suoi rappresentanti.

Forse qualcuno potrebbe pensare che non recarsi alle urne possa essere un modo per far pagare alla mala politica le sue colpe. In realtà non andare a votare significa semplicemente permettere che altri decidano per noi le persone che dovranno andare ad occupare ruoli importanti dell’amministrazione e che andranno a prendere decisioni che influenzeranno la vita di tutti.

Se leggiamo la Costituzione, all’articolo 48, il voto viene definito come “dovere civile”; con questo si intende un dovere che favorisce lo sviluppo della comunità, ma che non rappresenta anche un obbligo per le persone.

Ma il voto è anche un diritto del cittadino, attraverso il quale si esercita la sovranità popolare. Il Popolo è, in un ordinamento statale democratico, la componente non soltanto essenziale dello Stato ma anche attiva.

Il popolo gestisce, tramite l’esercizio dei diritti politici, i poteri ultimi di carattere attivo. Essi consistono nel diritto di eleggere i membri del Parlamento, dei consigli regionali e comunali.

Ed a questo diritto non bisogna rinunciare perché siamo noi quelli che realmente possiamo decidere quelle che saranno le sorti di un Comune, di una Regione od addirittura dello Stato.

Bisogna andare a votare perché oggi c’è bisogno di un Popolo che dimostri alla politica tutta la sua forza, che sappia scegliere secondo coscienza quelli che possono essere i migliori amministratori, che sappia anche avere il coraggio di lasciare migliaia di schede bianche qualora nessuno sia degno di rappresentare la Res Publica.

Oggi andare a votare significa riaffermare quella sovranità Popolare che stanno cercando di mutilare in ogni modo. Noi cittadini dobbiamo difendere quello che è un principio fondamentale del nostro ordinamento.

L’articolo 1 della Costituzione è chiaro, la sovranità appartiene al Popolo, e dobbiamo riprendere il nostro ruolo fondamentale come parte attiva di uno Stato che si fonda sulla nostra volontà, sulla nostra forza.

Andare a votare è un gesto di responsabilità nei confronti della comunità in cui viviamo e deve essere il modo per contribuire al miglioramento della società civile scegliendo persone in grado di amministrarci.

Alessandro Verrelli

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