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Paliano, le reti d’impresa portano le aziende al Vinitaly ed Alfieri si prende i meriti

Sono state le tre organizzazione che hanno come manager l'Arch. Luca Calselli a portare gli amministratori alla prestigiosa rassegna italiani di vini e olii. Per la prima volta si parla di eccellenze e non di Valle dei veleni

Le reti d’impresa di Paliano, Colleferro e Serrone con alcuni post pubblicati sui social smentiscono le elucubrazioni del camaleontico sindaco di Paliano Domenico Alfieri che sul giornalino comunale, si vanta di aver portato la città al Vinitaly di Verona, quando invece è stato “trasportato”  dalle stesse reti che hanno avuto grazie al manager Luca Calselli, la lungimiranza di osare anche fuori vinitaly.

Le bugie hanno le gambe corte

Il primo cittadino di Paliano forse ancora non conosce il detto: le bugie hanno le gambe corte, basta leggere quanto scritto dai presidenti delle Reti: Serrone in Excelso, Paliano Opera MistaColleferro  Commerciale, per rendersi conto di quanto fatto dal Alfieri che in passaro si è "appropriato" anche del nome di Città della Cultura – Regione Lazio che invece è di Colleferro in primis, e poi  altri paesi: Artena, Valmontone, Labico  e Paliano  che sono stati aggregati sempre grazie alle Reti d’Impresa , che i sindaci devono solamente controllare amministrativamente parlando.

Bilancio molto positivo

Ma vediamo da vicino quanto dai tre presidenti: Marco Bernassola, Paliano Opera Mista. Emilia Della Guardia Colleferro Commerciale e  Luca Terenzi Serrone  Excelso:  “Siamo all'indomani del Vinitaly   - Scrive Marco Bernassola- tempo di tracciare un bilancio della nostra presenza e della presenza delle aziende in rete. Siamo senz'altro soddisfatti di come siano andate le cose. Grande è stata la nostra presenza al Vinitaly e a Sol & Agrifood. Ci siamo fatti notare, presentando, insieme alle reti Serrone in Excelso e Colleferro Commerciale, i prodotti della nostra terra e, soprattutto, l'idea di rete delle reti, unica via per restituire dignità a un territorio, il nostro, raccontato troppo spesso purtroppo come valle dei veleni"

Non solo la Valle dei veleni

"L'idea che la nostra campagna che è la Campagna Romana, bella, verdeggiante, tra le più fertili campagne del Paese, capace di offrirci ottimi ingredienti, per la nostra dieta, non sia più costretta a vedersi raccontata, quotidianamente, come la valle dei veleni, comincia a farsi strada e i frutti di tanto lavoro cominciano a farsi vedere. Il merito è del progetto straordinario di Paliano Opera Mista, sostenuto dall'Amministrazione Comunale, e di quelli di Colleferro Commerciale e di Serrone in Excelso, anch'essi sostenuti dalle rispettive amministrazioni comunali, tutti insieme finanziati dalla Regione Lazio, e capaci di catalizzare gli interessi di 240 aziende e imprese.

Per Paliano è stata la prima volta

"Per la prima volta le aziende del territorio sono state accompagnate al Vinitaly dalla Pubblica Amministrazione e dalla struttura esecutiva delle reti, presentandosi come le imprese delle Campagne Romane e della Città della Cultura del Lazio. Per finire, l'evento fuori Vinitaly. Una esperienza straordinaria. Al centro di Verona, nella prestigiosa libreria Il Minotauro, affacciata su Piazza Delle Erbe, abbiamo presentato al mondo Le Campagne Romane e la Città della Cultura del Lazio, accompagnando la conferenza di presentazione, con uno cooking show di Sabrina Fattorini che ha condito i suoi gustosi piatti, con l'Olio Rosciola di Paliano, della Cooperatiova  Palianese  accompagnandoli con il Vino Cesanese del Piglio DOCG e Passerina del Frusinate Igt. Tutti prodotti delle nostre aziende". cosi conclude Marco Bernassola Presidente di Paliano Opera Mista

Colleferro al Vinitaly

"Contro ogni scetticismo  -  scrive Emilia Della Guardia Presidente di Colleferro Commerciale -  il lungo e ambizioso lavoro di Colleferro Commerciale, ha portato la nostra città al Vinitaly. Si  è trattato  di un momento significativo, per Colleferro, in genere citata dalla cronaca, per fatti non troppo edificanti. Vinitaly è un palcoscenico importante, in cui si parla di vino, di olio, di birra, di belle campagne, di paesaggi e di territori fertili, capaci di dare buoni frutti. Al Vinitaly, Colleferro non era mai stato di casa. In questa edizione, invece, lo è stato. Il progetto di Colleferro Commerciale, di stare accanto all'Amministrazione Comunale, per contribuire a trasformare ogni detrattore in attrattore e di comunicarlo al mondo, e tornare a fare, di Colleferro, la Piazza del mercato delle eccellenze di un territorio ricco di buone cose, e il centro vitale, di un ambito territoriale capace di mettersi in rete e lavorare a obiettivi condivisi, comincia a dare buoni frutti. A Verona, Colleferro era la Città della Cultura della Regione Lazio e, insieme a Paliano e a Serrone, promuoveva i prodotti esposti al Padiglione. Al Fuori Vinitaly, poi, Colleferro Commerciale, Paliano Opera Mista e Serrone in Excelso, insieme, hanno presentato Le Campagne Romane, nella prestigiosa libreria Il Minotauro, nei pressi di Piazza delle Erbe, evidenziando la forza delle reti e il successo del progetto, condiviso e sostenuto finanziariamente, dalla Regione, ma evidenziando anche la capacità della città di rigenerarsi. La presenza dell'Assessore Giulio Calamita e del Consigliere Marco Gabrielli, confermano il rapporto di partenariato che si è stabilito, e il sostegno della Pubblica Amministrazione, al progetto. A loro va il nostro ringraziamento, per aver accettato il nostro invito a rappresentare la città, e per aver voluto offrire un personale contributo, per le spese che la rete ha sostenuto.  Tutto quello che sta accadendo, inedito, straordinario, inimmaginabile, è possibile perché un giorno, il 18 ottobre 2017, tanti piccoli imprenditori di Colleferro, si sono messi insieme e hanno sottoscritto un Contratto di Rete, davanti al Notaio, incuranti di critiche pretestuose e sordi al richiamo di certe stupide sirene. Nel rivendicare la forza della Rete Colleferro Commerciale, di cui mi onoro di essere Presidente, invito le imprese che condividono il progetto, ad entrare in rete, diventando protagoniste di un cambiamento epocale della città e di un nuovo modo di far parte della comunità delle imprese e della comunità dei cittadini".

Serrone al Vinitaly

"Le iniziative volte alla promozione del Serrone e delle sue eccellenze enogastronomiche sono spesso state portate fino a un punto in cui qualcuno avrebbe dovuto prendersi la responsabilità di andare avanti, oltre l’iniziale entusiasmo, oltre il mero apparire. La fortuna di tutti - spiega Luca Terenzi  Presidente della rete di imprese Serrone in Excelso - si è, invece, basata sugli sforzi di poche realtà che hanno avuto la forza e la lungimiranza nell’andare avanti e dar lustro a tutto il paese. Quando ci è apparsa la possibilità di poter partecipare a un evento congiunto con la rete di Paliano e con quella di Colleferro stavamo intuendo il grande potenziale dell’iniziativa, perché mai nessuno era riuscito a mettere insieme tutte queste aziende, e questo era già un gran passo avanti rispetto al passato. Inutile negare che i timori c’erano per qualcosa di nuovo e di così grande, ma presto questi hanno lasciato spazio ai dettagli, alle partecipazioni, all’organizzazione dell’evento in sé. Una volta conclusa la manifestazione sono iniziati i confronti e si è capito che le motivazioni iniziali sono diventate nuova energia, ovvio che ci sia l’entusiasmo e l’adrenalina di questi giorni ancora in circolo, eppure quelle sensazioni non sono sole, ma accompagnate da certezze date dagli apprezzamenti che l’iniziativa ha riscosso dalle locali amministrazioni, Regione Lazio in primis, e dalle figure professionali e non che sono state ospiti dell’evento. Abbiamo la storia dalla nostra parte, fin dagli antichi romani questo era un territorio di transito e quindi di commercio, abbiamo il paesaggio, con le fertili pendici del Monte Scalambra, e ora abbiamo Serrone in Excelso che sta dando prova di saper far coesistere le tante diverse realtà che qui sono presenti, che sta portando avanti un progetto con coraggio accettando le sfide che il mercato pone senza rinunciare alle peculiarità che questo territorio sa regalare e che quindi ci caratterizzano".

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