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Valmontone, l’Inps le richiede 3600 euro della pensione di invalidità. Fa ricorso e vince

Nel febbraio 2021 è stato notificato ad una signora da parte dell’I.N.P.S., Istituto Nazionale Previdenza Sociale, sede di Roma, Prenestino-Casilino, un provvedimento ove si informava che, dalla verifica dei redditi, veniva accertato che, nel periodo tra gennaio - dicembre 2018, la Signora avrebbe percepito, in relazione alla propria pensione di invalidità civile, un importo superiore a quanto dovuto per una somma complessiva lorda pari ad €. 3.669,51 e che pertanto avrebbe dovuto restituire n. 64 rate mensili -sulla pensione in godimento di euro 279,09.

Tale richiesta appare del tutto infondata. Nel caso in esame infatti, dalla dichiarazione dei redditi ai fini Irpef, per l’anno 2018, presentata dalla Signora si evince in maniera abbastanza evidente come il limite reddituale annuo da considerare per usufruire del beneficio di pensione è stato ampiamente rispettato dalla ricorrente.

Pertanto, non si comprende il motivo della richiesta da parte dell’Istituto di Previdenza. Aeci Roma Sud con la propria Consulta Giuridica, dopo aver esaminato il caso, ha presentato per la consumatrice ricorso avverso il Provvedimento Inps.

Tali somme non devono essere restituite, tenuto conto che sono stati rispettati i limiti di reddito.

A.E.C.I. ROMA SUD è sempre operativa a tutela dei diritti dei consumatori.

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