Processo Morganti, Franco Castagnacci beneficia dei domiciliari
La richiesta presentata dal legale difensore Marilena Colagiacomo è stata accolta dal giudice della Corte di Assise di Frosinone Giuseppe Farinella
Processo Morganti, Franco Castagnacci uno degli imputati per la morte di Emanuele, il ragazzo di venti anni residente a Tecchiena ucciso dal branco il 24 marzo del 2017 per futili motivi, beneficerà degli arresti domiciliari. La notizia di questa revoca della misura cautelare in carcere si è sparsa a macchina d'olio nel giro di pochi minuti nella città di Alatri, tra l'incredulità di molti cittadini.
Le motivazioni
L’avvocato Marilena Colagiacomo (foto in basso) difensore dell’imputato aveva presentato venerdì scorso la richiesta della revoca della misura cautelare in carcere al giudice della Corte di Assise Giuseppe Farinella in quanto a suo dire era venuto meno il pericolo di inquinamento probatorio. "Visto che il processo è quasi giunto al termine - ha dichiarato il legale difensore - e sono statii sentiti quasi tutti i testi del pubblico ministero non c’è più il pericolo di inquinamento probatorio e quindi verrebbe meno l’esigenza cautelare della custodia in carcere”.
Il processo per spaccio di droga
Franco Castagnacci ha un altro procedimento penale in corso relativo alla detenzione ai fini di spaccio. Da qui a breve il processo si definirà nel processo di Appello. Anche in questo caso il legale auspica che il suo assistito venga prosciolto dalle accuse. Per quanto riguarda il processo per l'omicidio di Emanuele Morganti l'avvocato difensore riserba ancora alcuni assi nell manica che dovrebbero alleggerire non poco la posizione del suo assistito. L'uomo ricordiamo, insieme al figlio Mario, a Paolo Palmisani e Michel Fortuna deve rispondere di omicidio volontario in concorso.