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Cronaca Arce

Delitto Mollicone, un altro maresciallo dei carabinieri indagato per concorso in omicidio

Il sottufficiale è stato interrogato questa mattina a Cassino ma si è avvalso della facoltà di non rispondere

Un quarto indagato nelle indagini per la morte di Serena Mollicone. Si tratta del maresciallo dei carabinieri Vincenzo Quatrale, che all'epoca dei fatti prestava servizio, unitamente all'altro indagato, l'ex maresciallo Franco Mottola, nella caserma di Arce. Il sottufficiale deve rispondere del reato di concorso esterno in omicidio. E' stato interrogato, questa mattina, in procura a Cassino ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Accompagnato dal suo legale di fiducia, l'avvocato Francesco Candido, il maresciallo prima di riferire di riferire con il magistrato intende poter visionare i documenti. "Siamo sereni perchè il mio cliente, uomo integerrimo e stimato da tutti, non è a conoscenza di nulla che possa portare ad una soluzione di questo caso. Posso solo dire che il giorno della scomparsa di Serena il mio cliente non era in caserma nel momento in cui la giovane sarebbe arrivata".

La clamorosa svolta 

Il giro di vite da parte della Procura di Cassino in merito alle indagini per l'assassinio della diciotenne di Arce è arrivato la scorsa settimana quando, al maresciallo Vincenzo Quatrale è stato notificato l'avviso di garanzia. Quello che sospettano i magistrati è che il sottufficiale potesse aver omesso di riferire dettagli importanti inerenti la scomparsa della studentessa liceale. Perchè, dopo la consegna della perizia da parte del medico legale Cristina Cattaneo, che ha confermato che Serena è stata aggredita, picchiata e sbattuta con la testa contro la porta dell'alloggio della caserma di Arce in uso alla famiglia Mottola, tutto sembra aver preso una piega precisa. I carabinieri del comando provinciale di Frosinone, coordinati dal colonnello Fabio Cagnazzo, non stanno lasciando nulla di intentato per far emergere come e perchè la ragazza, una volta entrata in caserma quel primo giugno del 2001, possa essere stata uccisa.

La famiglia mottola nel mirino da anni

I tre indaganti chiave delle indagini sono oramai da diversi anni i tre componenti della famiglia Mottola: l'ex comandante della caserma di Arce, Franco Mottola, il figlio Marco e la moglie del sottufficiale, Annamaria. Per la Procura e gli investigatori dell'Arma sono loro ad aver ucciso Serena e poi ad averne occultato il cadavere. La perizia della dottoressa Cattaneo ha fatto emergere un'altra inquietante verità: la ragazza poteva essere salvata. Chi l'ha massacrata di botte e poi presa per la testa e sbattuta contro la porta, l'ha lasciata morire soffocata. Dopo averle inserito un sacchetto di plastica sulla testa. Una lenta e crudele agonia.

Il testimone chiave

Chi ha indicato Quadrale? Chi potrebbe aver riferito qualche dettaglio inerente il maresciallo e che solo oggi stato ritenuto valido dalla magistratura? I magistrati lo scorso mese di settembre hanno chiesto una rogatoria internazionale. Di poter cioè ascoltare una persona residente all'astero, probabilmente in Francia. Questa persona potrebbe essere a conoscenza di alcuni dei tanti misteri che avvolgono la morte di Serena. Le indagini sono alle battute finali. Non ci resta che attendere.


 

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