Cassino, il saluto di commiato del colonnello Tuccio al personale dell'Arma ed alle Istituzioni

Il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Giuseppe Tuccio, ha salutato il personale della Compagnia di Cassino, in vista del suo prossimo trasferimento per altro prestigioso incarico a Firenze.
L’Ufficiale è stato ricevuto dal Comandante della Compagnia e dai Comandanti delle Stazioni, della Sezione di Polizia Giudiziaria del locale Tribunale, del Nucleo Operativo e Radiomobile, nonché da una folta rappresentanza dei militari di truppa e della locale Associazione Carabinieri in congedo.

Il commosso ringraziamento

Il colonnello ha ringraziato tutti i militari, per l’impegno e la collaborazione offerta nei tre anni trascorsi alla guida del Comando Provinciale. Un particolare ringraziamento lo ha esteso anche alle famiglie dei Carabinieri di Cassino per la vicinanza mostrata in questi tre anni.
Si è soffermato inoltre sulle svariate indagini svolte a seguito dei delitti di maggiore gravità perpetrati nella giurisdizione, che molte volte hanno riscosso plauso presso la popolazione. Nell’occasione ha salutato anche l’artista Daniela Nardelli, ringraziandola per la vicinanza all’Arma.

La stretta di mano con il sindaco D'Alessandro

Il Colonnello Tuccio si è recato presso la locale Casa comunale ove ha salutato il sindaco, Carlo Maria D’Alessandro che lo ha ringraziato per l’impegno profuso nell’espletamento delle attività di Polizia Giudiziaria che vengono svolte quotidianamente nel Cassinate.
Successivamente si è portato presso l’adiacente Palazzo di Giustizia ove è stato ricevuto dal presidente del Tribunale, Massimo Capurso, dal procuratore della Repubblica Luciano D’Emmanuele ed i sostituti procuratori, nonché presso l’Università di Cassino, dove ha rivolto i saluti al magnifico rettore, Giovanni Betta
Infine il Comandante Provinciale ha rivolto il proprio caloroso saluto al Generale dei Carabinieri in congedo, Giuseppe Messina, il quale ha profuso parole d’elogio per l’Ufficiale augurandogli tante soddisfazioni per il nuovo incarico.