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Cronaca Ferentino

Ferentino, appalti in cambio di un posto di lavoro, Pasquale Terlizzi torna in libertà

Il responsabile dell'ufficio gare e appalti del carcere era stato accusato di aver favorito una ditta che poi aveva assunto il figlio ingegnere

Appalti sospetti in  cambio di un posto di lavoro. Pasquale Terlizzi, funzionario del provveditorato dell'amministrazione penitenziaria di Frosinone torna in libertà. Secondo le indagini svolte dagli uomini della Guardia di Finanza che hanno avviato l'inchiesta. Terlizzi avrebbe fatto eseguire dei lavori di manutenzione all’interno della casa circondariale ad una società che poi avrebbe assunto il figlio ingegnere. L’assunzione sarebbe avvenuta tre anni fa.

La notizia dell'arresto

L'interrogatorio di garanzia

Finito agli arresti domiciliari il funzionario responsabile dell'ufficio "Gare ed Appalti", dopo l'interrogtorio di garanzia effettuato dal Gip dottoressa Gavoni è stato rimesso in libertà con il solo obbligo di due firme a settimana. In attesa che venga definita la sua posizione. L'indagato con la documentazione versata ha chiarito la sua posizione in attesa che si definisca davanti al pubblico ministero titolare delle indagini dr. D'Amelio. L'indagato ha prodotto documentazione realativa al figlio ingegnere Gaetano che da tre anni svolge attività in una multinazionale e che nella sua assunzione nessun interessamento c'è stato da parte degli imprendinitori coinvolti in questa indagini.

Il figlio era stato assunto per meriti e non per favoritismi

L'avvocato difensore Giampiero Vellucci ha dimostrato che il figlio è stato assunto a seguito di una altissima valutazione  scaturita nel corso del colloquio di selezione e che negli ultimi tre anni ha ricevuto dei significativi avanzamenti di carriera. Quanto ai lavori svolti presso la casa circondariale Terlizzi ha ammesso di aver richiesto l'intervento di una ditta che lavorava per l'amministrazione penitenziaria, ma che ciò era avvenuto perchè la ditta in questione possedeva un macchinario molto particolare e di aver acconsentito ad effettuare i lavori perchè si era trattato di un importo molto contenuto. L'attività di questo macchinario tra l'altro si era esaurita nel giro di due mattinate. Dunque non avrebbe fatto alcun favoritismo al titolare della ditta in questione. Alla luce di quanto sostenuto il gip ha revocato gli arresti domiciliari. Terlizzi dunque torna in libertà.

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