Mazzette all'agenzia delle Entrate, gli arrestati avrebbero intascato oltre centomila euro
Le vittime più colpite gli anziani. Ma anche i liberi professionisti sovente si trovavano sotto scacco del responsabile dell'Ufficio Front Office che aveva il potere di decidere se approvare o meno le pratiche
Mazzette all'Ufficio delle Entrate di Frosinone, da una prima stima dei soldi intascati sembrerebbe che soltanto il responsabile del Front Office avrebbe intascato dagli ottanta ai centomila euro. Secondo le indagini svolte dai carabinieri che avevano avviato l'inchiesta nel luglio del 2018. L’attività di A.C. responsabile dell'Ufficio e degli altri due dipendenti (anche questi avrebbero intascato ingenti somme si denaro) andava avanti già da diverso tempo.
Le immagini dello scambio di soldi
Tutto era nato a seguito di lamentele di alcuni utenti che avevano segnalato il malcostume di alcuni impiegati della Agenzia delle Entrate. Quando privati cittadini si presentavano al Front Office per delle pratiche da sbrigare, i due impiegati. C.D. residente a Frosinone e C.M. residente a Monte San Giovanni Campano, paventavano problemi che potevano essere risolti versando alcune "mazzette" .
Pratiche bloccate per chi non pagava
I dipendenti facevano intendere che "ungendo" la pratica andava avanti, viceversa ipotizzando complicazioni, sarebbero state bloccate. Per tali favori gli arrestati accettavano anche generi alimentari. Per ottenere lauti guadagni effettuavano accertamenti in banca dati e poi consegnavano ai richiedenti, sia essi professionisti, privati e agenzie immobiliari, copie di visure e atti notarili ad uso esclusivo di ufficio ad un prezzo che variava dai 20 ai 50 euro.
I dettagli dell'indagine
Questo per i liberi professionisti, per i privati cittadini le operazioni potevano arrivare a costare anche settemila euro. La figura di spicco in questa operazione è quella di A.C. un 51enne l responsabile dell'Ufficio che sfruttando la sua posizione intascava copiose somme di denaro e quando qualcuno che aveva pattuito una somma di denaro disertava il suo ufficio, arrivava a chiamare a casa, sollecitando il versamento o in alternativa portando regali sostanziosi.
La denuncia di un geometra
A far scoprire tutto il marcio che c'era dentro la denuncia di un geometra di Alatri. I due dipendenti approfittando della loro posizione e screditando il lavoro svolto dal tecnico ed escogitando false problematiche avevano dichiarato che non avrebbero permesso l’approvazione della suddivisione e l’accatastamento di un immobile ubicato a Torre Cajetani. L'alatrense però anziché accettare l’ingiusta richiesta di mille euro da parte dei due impiegati per risolvere inesistenti complicazioni, aveva accettato di denunciare quello che gli stava accadendo ai carabinieri.