Sabato 30 la presentazione del libro: “Serrone, le cose che non ho mai scritto”
Ricordate all’interno del volume le visite in paese di Trilussa, di Fiorentini e di Antonello Trombadori
E’ un libro da leggere tutto d’un fiato "Serrone, le cose che non ho mai scritto" di Silio Rossi, che ha ricordato il passaggio di Trilussa, di Fiorenzo Fiorentini e di Antonello Trombadori a Serrone negli anni del dopoguerra ed ha ricordato una serie di cognomi che già da allora circolavano e che ancora oggi sono alla portata di tutti.
Libro che racconta la sua storia
Un testo con il quale Silio Rossi ha colto veramente tante cose, da buon cronista qual'è: il tempo in cui ha vissuto il paese: i giochi, le emozioni, i ricordi di famiglia ed ovviamente gli amici d’infanzia con i quali si giocava in “piazzitella” ed ha ricordato, a 75 anni di distanza, quanto accaduto durante la guerra sentito dire dai propri colti genitori e quanto lui stesso, nativo di Serrone ha vissuto fino all’età di 12 anni.
Tante fotografie
Simpatiche anche molte fotografie che Silio ha ritrovato non solo negli album familiari ma anche tra coloro che le hanno volute donare per la pubblicazione. Tra queste ricordiamo quelle d Enzo e Maria Luisa Conti, Rolanco Fabriani, Giancarlo Flavi, Tilde Ieranò e Tonino Maggi che vanno a completare una bella storia che Silio, con la sua “verve” giornalistica, ha saputo mettere in fila donando al paese un prezioso volume di ricordi ed oggi è una storia vissuta in prima persona.
Personaggi che aprono un filone storico
Un libro, che a nostro avviso, può aprire un filone culturale proprio intorno a questi personaggi romani, già noti e che Serrone, può fare propri, magari andando a ritrovare poesie e versi che i grandi scrittori hanno sicuramente lasciato nei loro archivi. Libro che merita di partecipare al Premio Fiuggi storia perché tratta la storia locale ed attuale.
Libro presentato in comune
Libro che sarà presentato sabato 30 settembre nella sala del Consiglio Comunale di Serrone, alle 16,30 dal Sindaco Natale Nucheli, dal parroco Don Primo Martinuzzi, dalla Signora Franca Sermoneta e dall’ambasciatore Maurizio Fratini.
