Sora, il parroco Piacentini: "Non sono contro i migranti sono stato soltanto frainteso"
Ciociaria divisa in due a causa delle parole proferite dal presule durante l'omelia nei confronti degli stranieri richiedenti asilo che a suo dire arrivano in Italia con cellulari e catenine d'oro e dunque non sarebbero così bisognosi
Le parole proferite da don Donato Piacentini nei confronti degli immigrati hanno spaccato la Ciociaria in due: da una parte ci sono quelli che hanno applaudito il fatto che il presule avesse detto la sua circa coloro che arrivano in Italia con cellulari e catenine d'oro e che chiedono asilo. Dall'altra c'è chi si è schierato contro il parroco che dovrebbe predicare la misericordia l'altruisimo e la generosità.
La petizione
A causa di questo stato di cose è sceso in campo anche il vescovo Antonazzo che ha stigamtizzato l'accaduto attraverso un comunicato nel quale ha dichiarato che "qualunque pensiero in senso contrario espresso da chiunque non esprime la volontà della chiesa diocesana ma si deve addebitare esclusivamente a discutibili scelte personali di ogni singolo soggetto". A seguito di tali fatti è stata lanciata una petizione su Change.orge la famosa piattaforma che opera sul web e che ha sempre rappresentato un valido aiuto per le battaglie civili.
Su Facebook lanciato l'hashtag "io sto con don Donato"
Ma se da una parte ci sono coloro che dissentono su questa presa di posizione dall'altra ci sono centinaia e centinaia di sostenitori del parroco che hanno lanciato addirittura l'hashtag "Io sto con don Donato". I sostenitori del parroco hanno apprezzato la sua schiettezza e la sua sincerità circa questa problematica che da tempo sta dividendo l'Italia. Don Piacentini in un post su Facebook si è detto amareggiato per quanto accaduto e che le sue parole sono state travisate e strumentalizzate. Lui voleva soltanto mettere l'accento anche su tante persone che vivono nella comunità sorana e che hanno bisogno di aiuti economici. Per quanto riguarda gli immigrati ha ribadito che da parte sua c'è sempre stata la massima disponibilità e che la chiesa paga addirittura le utenze ai più bisognosi.