Truffavano gli anziani di tutta Italia. Arrestate 12 persone nell'operazione "Sciacallo"
Si fingevano rappresentanti delle forze dell'ordine e costringevano le vittime a farsi dare i soldi o i gioielli. Otto truffatori sono stati presi mentre quattro sono ricercati
Per loro, malviventi senza scrupoli, tutto faceva cassa e per questo dagli anziani presi di mira riuscivano a pretendere oltre che danaro anche gioielli e pezzi d'antiquariato. L'operazione 'Sciacallo' prende il nome dal modus operanti di una paranza criminale che partiva da Napoli ed agiva in tutta Italia. Dal Trentino alla Basilicata, dal Lazio all'Emilia Romagna. Solo tre sono le Regioni che i dodici personaggi, colpiti da custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Frosinon , hanno 'risparmiato'. La Campania, la Sicilia e la Sardegna.
Dodici mesi di indagini
Incastrati da dodici mesi - questo quanto emerso dalla conferenza stampa di questa mattina in Prefettura a Frosinone ed anticipato in mattinata - di indagini lampo portate avanti dai Carabinieri della Compagnia di Frosinone e dagli agenti della Squadra Mobile della Questura. Il tutto sotto la superivisione del magistrato della Procura di Frosinone, Barbara Trotta. Quattro i colpi messi in atto a Frosinone, due riusciti e due fortunatamente sventati. Un altro ha riguardo invece un pensionato di Colleferro.
66 le truffe compiute
Nel resto della Penisola sono state ben 66 le truffe compiute dai malviventi che si organizzavano come una vera e propria holding. A tenere le fila del gruppo, a portare la contabilità e gestire le prenotazioni degli alberghi e l'affitto delle macchine era una donna, l'unica della paranza.
La truffa
Il modus operandi era sempre lo stesso: le vittime denunciavano di aver ricevuto la telefonata da un sedicente maresciallo dei Carabinieri o da un avvocato, il quale riferiva che un suo familiare (un figlio o un nipote a seconda dei casi) avendo avuto un incidente stradale, veniva trattenuto presso un ufficio di polizia. Ovviamente si trattava solo di un racconto immaginario creato ad arte dei malviventi. La chiamata proseguiva con una richiesta di danaro necessario a risarcire il danno causato dal finto incidente stradale, paventando in caso contrario, gravi conseguenze giudiziarie a carico del familiare.
Denaro o gioielli come bottino
Gli investigatori del vice questore Carlo Bianchi, capo della Squadra Mobile e del maggiore Branchinelli comandante della Compagnia dei Carabinieri di Frosinone hanno quindi avviato una serie di verifiche anche grazie alla collaborazione delle vittime. Quando la truffa andava a buon segno, con il malcapitato anziano che cedeva alla paura ed alla sconforto, il lestofante che si spacciava per militare indicava alla vittima una persona che sarebbe passata a casa a ritirare il risarcimento del danno. Danaro e gioielli, tutto era appetibile per il gruppo malavitoso. Una truffa poteva anche fruttare venti mila euro. In oltre un anno di raggiri le dodici persone arrestate sono riuscite ad 'incassare' oltre centomila euro in oro e contanti.
Gli arrestati
I nomi di tutti gli arrestati: Giovanni Morgese di 35 anni; Vincenzo Esposito 43 anni; Antonio Cantone 47 anni; Mario Morgese 43 anni; Salvatore Gallifuoco 41 anni; Emanuele Corallo 39 anni; Patrizia Asperti; 55 anni e Giuseppe Diano 40 anni. Gli arrestati sono tutti campani. Altre persone coinvolte in questa operazione e per le quali è scattata la custodia cautelare in carcere, sono ancora latitanti