Acuto, a casa con una bomba a mano pronta ad esplodere. Arrestati due giovani
Due giovani del posto sono stati fermati per un controllo e dopo essere stati sorpresi con della droga nella loro casa è spuntato un arsenale con una bomba, disinnescata dagli artificieri
Due ragazzi per niente tranquilli con tanto di bomba a mano ed altre armi in casa. Questo quanto scoperto dai carabinieri della stazione di Acuto che nella giornata di giovedì hanno arrestato un 37enne (censito per reati amministrativi e in materia di stupefacenti) ed un 21enne (gravato da un divieto di dimora in Roma per atti persecutori e per stupefacenti), entrambi residenti in provincia di Roma e domiciliati in zona, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da guerra e di munizioni nonchè materiale esplodente, in concorso.
Il controllo veicolare
I due, durante un controllo alla circolazione stradale, venivano sorpresi dai carabinieri a bordo dell’autovettura di proprietà del 21enne in possesso di grammi 3 di sostanza stupefacente del tipo Hashish, già suddivisa in dosi. La successiva perquisizione eseguita presso il domicilio dei due, permetteva di rinvenire il seguente materiale bellico e stupefacente: n. 1 bomba a mano del tipo mills, usata durante il 1° conflitto mondiale; n. 2 baionette da guerra; n. 50 cartucce da caccia a pallini non denunciate all’Autorita’ di P.S.; gr. 25 di hashish gia’ suddivisi in dosi; gr. 4 di marjuana; due bilancini di precisione; vario materiale atto al taglio e confezionamento; - la somma contante di €uro 300,00 ritenuta provento di attività illecita.
L’intervento degli artificieri
Dopo la scoperta della bomba a mano, integra e munita di spoletta, sono intervenuti sul posto una Squadra Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale Carabinieri di Roma, richiesta per l’esigenza, che coadiuvata dai militari operanti e militari dell’Arma locale, hanno disinnescato l’ordigno. Lo stupefacente, unitamente al materiale, nonchè le baionette e l’autoveicolo venivano sottoposti a sequestro.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano tradotti presso il proprio domicilio in regime degli arresti domiciliari su disposizione dell’A.G.
(foto di archivio)