Aggredisce con un coltello la madre ed il compagno, raggiunto dal divieto di avvicinamento
Eseguito dalla Polizia il decreto di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza confronti del trentenne
È finito l’incubo di una mamma e del suo compagno. Il figlio violento per un’anno non potrà più andarla a trovare o vederla. Questa la decisione del tribunale nei confronti di un trentenne di Cassino con diversi precedenti penali.
L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per la particolare inclinazione alla violazione della legge sugli stupefacenti e per la sua indole violenta, che si è manifestata particolarmente in ambito familiare, ove ha posto in essere condotte vessatorie ed aggressive nei confronti della madre e del convivente della donna.
Personale del settore anticrimine del commissariato di Cassino, a seguito di proposta inoltrata alla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Frosinone, ha dato esecuzione, nei confronti di un trentenne, al decreto di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per un anno, con divieto di avvicinamento alla parte offesa.
L’uomo, già gravato da numerosi precedenti, tra i quali spaccio di stupefacenti, estorsione, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, oltre che avvisato dal Questore di Frosinone nel 2016, è stato sottoposto a questa misura di prevenzione con la prescrizione di non avvicinarsi alla madre e all’attuale compagno della donna, poiché nel marzo scorso li aveva aggrediti con un coltello a serramanico, a scopo di estorsione, causando loro diverse lesioni personali.
L’effettiva pericolosità sociale del soggetto, evidenziata dal Questore per la sua condotta antisociale e per gli episodi di violenza di genere di cui si è reso responsabile, hanno comportato, da parte del Tribunale di Roma, l’applicazione della citata misura di prevenzione, aggravata dalla prescrizione del divieto di avvicinamento alle persone offese, alla loro abitazione e ai luoghi abitualmente frequentati.
