Alatri, i dettagli della maxi operazione antidroga. Ecco chi sono gli arrestati (foto e video)
Un bar ed un agriturismo fungevano da base dello spaccio. Sedici le persone finite in carcere con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Una ragazza fermata dopo aver ingoiato ovuli di droga
L'operazione antidorga messa in atto dai carabinieri del comando provinciale agli ordini del colonnello Fabio Cagnazzo e dalla squadra Mobile di Frosinone diretta dal vice questore Carlo Bianchi, ha dato uno scossone non indifferente al mondo della malavita del teritorio ciociaro. L'inchiesta avviata subito dopo il delitto di Emanuele Morganti (i militari di Alatri agli ordini del maggiore Antonio Lombardi cominciarono ad indagare sul tessuto sociale di persone che frequentavano bar e pub della città) ha portato a brillanti risultati: ben sedici le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Frosinone su richiesta dei sostituti procuratori Adolfo Coletta e Vittorio Misiti.
Gli arresti
Sei i soggetti che sono stati colpiti da custodia cautelare in carcere, due agli arresti domiciliari, 4 le applicazioni di divieto di dimora nei comuni della provincia di Frosinone e 4 applicazioni di obbligo di presentazione alla traffico , polizia giudiziaria. A tutti viene contestato il reato di concorso in traffico detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
In foto gli arrestati: Tyak El Mehdi nato in Marocco, Vincenzo Cerbara di Colleferro, Nello Ciangola di Alatri, Orazio Fanella di Alatri, Emilio Giorgi di Supino, Lorenzo Galuppi di Alatri, Lorenzo Sabellico di Roma e Danilo Messia di Alatri
La droga di targa straniera
La sostanza stupefacente proveniva dal Marocco. Corrieri specializzati nel traffico di droga venivano incaricati di portare lo stupefacente nel territorio ciociaro. Soprattutto ad Alatri, Sora e Frosinone. Nel corso delle indagini una ragazza straniera era stata bloccata all'aeroporto dopo che aveva ingerito alcuni ovuli di cocaina.
Le basi dello spaccio
Le basi logistiche per l'occultamento e punti di spaccio al dettaglio sono stati individuati in abitazioni rurali, nonchè esercizi pubblici quali bar ed agritursimi. Lo stupefacente veniva approvvigionato da pregiudicati del luogo di origine marocchina. Grande la soddisfazione del questore Leonardo Biagioli per il brillante risultato di questa operazione (video in basso).