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Ambiente, indagini della DDA di Roma sul depuratore AeA di Aquino

Il magistrato anti mafia Alberto Galanti ha aperto un fascicolo dopo gli esposti inoltrati dalla procura di Cassino. Quattro le denunce presentate dal sindaco Mazzaroppi su presunte irregolarità.

L'attenzione della magistratura sul funzionamento dei depuratori industriali in provincia di Frosinone continua ad essere alta. A finire sotto la lente investigativa della Distrettuale Antimafia di Roma è stato il depuratore AeA di Aquino. L'impianto, di costruzione più recente rispetto a quelli di Villa Santa Lucia e Ceccano, sarebbe stato oggetto di esposti e denunce (quattro quelle inoltrate dal sindaco di Aquino, Libero Mazzaroppi alla Procura di Cassino e poi trasmesse dal dottor Emanuele De Franco, magistrato titolare della indagine sulla AeA, per competenza all'antimafia capitolina).

Sul contenuto delle denunce c'è il massimo riserbo ma c'è un passaggio che se risultasse vero, sarebbe inquietante. Le indagini si sono concentrate soprattutto nell'area esterna e circostanze l'impianto di depurazione. 

Sono state consentite delle irregolarità che nessuno, nel corso degli anni ha voluto segnalare? Risposte alle quali al momento non c'è risposta. Unica cosa certa è che l'attenzione della DDA di Roma continua ad essere presente e costante sull'intera provincia per ciò che concerne l'aspetto ambientale. 

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