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Cronaca Atina

Valle di Comino, ai domiciliari per detenzione di un etto di cocaina ai fini di spaccio

Il pregiudicato aveva due grammi addosso mentre era seduto in un bar con la convivente. Il grosso, invece, è stato trovato a casa sua dai Carabinieri di Picinisco e Atina, la cittadina del Frusinate in cui risiede il 40enne arrestato

Nel pomeriggio di giovedì 20 febbraio, i Carabinieri di Picinisco, unitamente ai poi accorsi militari di Atina, hanno tradotto ai domiciliari un 40enne pregiudicato residente nella stessa Atina in quanto arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Per l’esattezza, 114 grammi di cocaina, in larghissima parte trovata durante la perquisizione effettuata presso l’abitazione del pusher, dopo che era stato notato assieme alla sua convivente in un bar di Atina e controllato e indotto in errore dai Carabinieri della Stazione piciniscana.     

La droga e il materiale sequestrato dai Carabinieri di Picinisco e Atina-2

Il controllo iniziale dell’Arma

Nell’ambito degli incessanti servizi anti-droga del Comando di Cassino, i Carabinieri di Picinisco si sono insospettiti alla vista di un uomo e una donna, seduti a un tavolino di un bar di Atina e poi risultati conviventi. Hanno deciso così di effettuare i controlli del caso e, nel mentre, il 40enne ha tentato di far scivolare un involucro di “polvere bianca” incellofanata nascosto sotto alle gambe. Oltre a quello, poi, ne è stato trovato un altro per un totale di circa due grammi di cocaina.  

La perquisizione domiciliare

Gli operanti, giunti presso l’abitazione della coppia e in sinergia con i contattati Carabinieri di Atina, hanno trovato la base dello spaccio. Sono stati dapprima rinvenuti in camera da letto altri 101 grammi di “coca” nonché forbici imbiancate e nastro adesivo trasparente. Nella cristalliera della sala da pranzo, invece, un barattolo di vetro contenente 15 ovuli termosaldati dal peso complessivo di 11 grammi.     

Sequestro della droga e arresto

La sostanza stupefacente trovata, dunque in totale oltre un etto di cocaina, è stata sequestrata e lo spacciatore è stato dichiarato in arresto, stante la flagranza del reato. La donna, invece, non è finita in manette perché, in base alla serie di elementi raccolti, è stata accertata la sua estraneità nell’attività illecita posta in essere dal suo convivente. Lui sì, finito ai domiciliari come disposto dalla competente autorità giudiziaria.   

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