Bellegra, nella BCC nasce l’Associazione Giovani Soci. Consegnato il premio “un cuore” per il territorio a Sora Jole
I giovani sono i veri protagonisti della giornata dedicata ad “un cuore” per il territorio, al fine di creare e dare”valore al futuro” all’hotel San Camillo il Consiglio di
I giovani sono i veri protagonisti della giornata dedicata ad “un cuore” per il territorio, al fine di creare e dare”valore al futuro” all’hotel San Camillo il Consiglio di
amministrazione della BCC di Bellegra presieduto dal dinamico presidente Gianluca Nera, coadiuvato da tutto il direttivo e dal direttore Antonio Ciani, hanno dato vita ad un pomeriggio di alto valore per la crescita della BCC perché è nato con una trentacinquina di ragazzi il gruppo dell’Associazione Giovani Soci, i quali avranno un loro direttivo che durerà in carica due anni e saranno autonomi nelle loro proposte di inserimento, proprio per il mondo giovanile. Poi in occasione della bella serata di conclusione, è stato consegnato il premio “ Un cuore per il territorio a “Sora Jole” la prima ristoratrice, che grazie alla sua semplice e genuina cucina ha portato a Bellegra tantissimo turismo facendo conoscere la cittadina dei due panorami oltre i confini del Lazio. La serata è stata animata da un gruppo musicale di Fiuggi che ha riproposto brani degli anni 70-80 con l’intermezzo del comico Carmine Faraco, presentato da Stefano Raucci, che ha fatto divertire il pubblico, durante la cena sociale a cui hanno partecipato tantissimi soci. Una assemblea, dunque, per raccontare i cambiamenti nel sistema bancario e per rafforzare lo spirito di comunità, questa l’essenza dell’incontro del 1 aprile. Ma cosa è successo nel mondo del Credito Cooperativo negli ultimi anni? Ce lo hanno raccontato nel video in alto. I protagonisti Sergio Gatti, Direttore Generale Federcasse e il direttore generale delle Banche di Credito Cooperativo Paolo Grignaschi parlando all’unisono. Dal 2014 è avvenuto qualcosa che ha influenzato le nostre vite forse più dell’entrata dell’Euro: la cosidetta ‘armonizzazione’ del sistema bancario che secondo i disegni originari prevedeva la trasformazione di tutte le Banche Cooperative in Banche per azioni. Il ‘Testo unico Bancario Europeo’ prevedeva non più soci ma azionisti, il voto per azioni e non alle persone, quindi la fine dello spirito delle banche locali. Questo disegno avrebbe totalmente snaturato l’essenza delle banche cooperative che sono nate dalla unione di intenti dei soci fondatori e che mantengono la loro ragione di essere in un rapporto stretto con il territorio in un rapporto di mutualità.
“La banca di Bellegra, come altri istituti simili, è nata quasi 60 anni fa per la volontà di un gruppo di persone locali di aiutarsi a vicenda e ha mantenuto questa sua missione in tutti questi anni. Grazie a questa filosofia ha pochissime sofferenze, è in buono stato patrimoniale e ridistribuisce utili nel territorio” ci dice il Presidente della BCC di Bellegra Gianluca Nera
Ma cosa è successo allora nella battaglia fra il primo disegno di legge e quello attuale? I rappresentanti delle varie BCC e le loro federazioni si sono battuti come leoni e hanno ottenuto alcuni risultati significativi. Il primo fondamentale risultato è che le assemblee continueranno a decidere le impostazioni locali e che nelle assemblee si continuerà a votare secondo la regola ‘un socio, un voto’. Il secondo punto è che più una banca è solida e più è autonoma dalle decisioni della cosidetta ‘banca federale spa’ di cui sono socie di maggioranza. Le banche locali e questa capogruppo saranno legate da un ‘Contratto di Coesione’.
Il terzo punto fondamentale è quello di continuare a svolgere una funzione ‘mutualistica’ sul territorio, di supportare le imprese locali e di essere al servizio dei soci della cooperativa.
La Banca è il vero Bene Comune della comunità e il suo ruolo non è quello di essere la ‘somma dei diversi beni comuni’ ma di svolgere un effetto ‘moltiplicatore’, ci dice il direttore generale Grignaschi di Lazio, Umbria e Sardegna (video) ‘Beni comuni che sono materiali, come il patrimonio architettonico, storico, ambientale, enogastronomico, i boschi, ma anche intangibile come la cultura locale, le tradizioni e, fra questi, anche lo spirito mutualistico rappresentato delle BCC’.
Per superare la crisi e cogliere le opportunità di una trasformazione socio-economica della società, che spesso è vissuta solo come crisi e opposizione al cambiamento, la comunità deve fondare sempre di più le sue radici sui propri beni comuni e da questi ripartire. Presenti all’iniziativa i Sindaci di Bellegra, Olevano Romano, Pisoniano, Gerano e San Vito Romano.