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Cronaca Boville Ernica

Boville Ernica, padre e fratello non vogliono darle la sua parte di eredità perché è una femmina

Protagonista del fatto una donna di 55 anni che si è vista negare quanto le spettava perché le donne a detta dei parenti di sangue non debbono accampare alcun diritto

A dispetto delle battaglie portate avanti dalle femministe per cercare di ottenere gli stessi diritti che per anni sono stati appannaggio dell'universo maschile, c'è ancora chi vede le donne come esseri inferiori al maschio e in quanto tali non debbono rivendicare alcun diritto. Lo sa molto bene Maria (il nome è di fantasia per tutelarne l'anonimato) una donna di 55 anni residente a Boville Ernica che si è sentita dire dal  padre e dal fratello che essendo una femmina a lei non toccava la sua parte di eredità

La divisione dell'eredità

Soltanto il maschio, considerato il prosecutore della specie poteva essere messo su un piedistallo e fare da asso. In parole povere dopo la morte della madre l'abitazione  paterna, i terreni e i soldi depositati sui conti correnti, dovevano essere  divisi in tre parti  uguali. Invece a Maria proprio perchè femmina non era andato nulla. Il fratello ed il padre coalizzati tra loro avevano impedito alla donna persino di entrare dentro casa. A quel punto Maria si è rivolta agli avvocati Pierluigi Taglienti e Marta Polselli per essere rappresentata nelle opportune sedi.

La denuncia 

I due parenti di sangue sono stati denunciati per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e per appropriazione indebita. La legge parla chiaro: a lei spettava un terzo dell'eredità indipendente dal sesso. Ma sia il fratello che il padre sono decisi a non retrocedere nemmeno di un passo. Una vicenda destinata a concludersi nelle aule dei tribunali. 
 

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