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Il fatto / Trevi nel Lazio

Una sessantina di turisti intossicati in un camping. Ecco cosa è successo

Brutta disavventura per un gruppo di turisti che aveva deciso di passare le festività nel nord della Ciociaria

Oltre alla bombola esplosa nella vicina Filettino anche a Trevi Nel Lazio, sempre sulle montagne del nord della Ciociaria, non è stato affatto un ferragosto tranquillo soprattutto per un numeroso gruppo di turisti, circa una sessantina, che stava passando i giorni di festa in un noto camping della zona.

Come dicevamo sono state una sessantina le persone, tra queste molti turisti romani ma anche provenienti dalla Ciociaria stessa, che sono rimaste intossicate ma non in maniera grave. Tutti hanno avuto dei sintomi molto simili che si sono manifestati dalla sera di ferragosto e soprattutto durante la notte: malessere generale, nausea, crampi e vomito.

Immediatamente è stata fatta una segnalazione dell’accaduto ai responsabili del campeggio, che hanno chiamato gli uomini del 118. Per loro è stato necessario il ricovero in diversi ospedali del frusinate. Tra i circa sessanta intossicati c’è anche un bimbo di un anno residente ad Anagni.

Sin dalla giornata di martedì sono in corso da parte dei carabinieri e della Asl le verifiche all’impianto di depurazione posizionato a monte della struttura ricettiva. Nelle prossime ore si dovrebbero avere conferme sul fatto che i malori potrebbero esserre stati causati dal baatterio della salmonellosi.

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