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Cronaca Cassino

Cassinate, in giro a rubare nei supermercati nonostante gli arresti domiciliari

Altri due giovani fermati nei pressi di alcune abitazioni mentre si aggiravano con fare sospetto

Se ne andava in giro tranquillamente per la città invece di restare agli arresti domiciliari e come se non bastasse continuava a delinquere. Stiamo paralndo di una 24 enne di origini Rom, residente a Piedimonte San Germano, che nelle ore scorse è stata arrestata, nuovamente, dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cassino nella flagranza di reato per furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale ed evasione dagli arresti domiciliari.

La giovane, già nota ai militari operanti poiché sottoposta al regime degli arresti domiciliari, è stata notata all’uscita di un noto supermercato della città Martire ed immediatamente sottoposta a controllo, ha ammessoa di essersi allontanata senza alcuna autorizzazione dall’abitazione dove era sottoposta alla citata misura restrittiva a seguito di un reato dello stesso tipo commesso in data 26 gennaio 2021 a danno di un altro supermercato del posto.

Dalla perquisizione personale effettuata, i militari hanno rinvenuto all’interno di una borsa della spesa, generi alimentari per un valore di circa 60 euro indebitamente prelevati dalla citata attività commerciale senza corrispondere il corrispettivo dovuto alla cassa. L’arrestata, dopo le formalità di rito, è stata condotta nuovamente presso l’abitazione di residenza e posta agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. La refurtiva recuperata è stata immediatamente restituita al responsabile dell’attività commerciale.

A San Vittore del Lazio, invece, i Carabinieri della Stazione di Cervaro nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno bloccato un’autovettura segnalata da alcuni cittadini, poiché notata aggirarsi con fare sospetto nei pressi di abitazione isolate. A bordo del veicolo sono stati identificati un 24enne ed un 31enne, entrambi di nazionalità rumena e residenti in Frosinone, già censiti per reati contro il patrimonio. I due, che non erano in grado di giustificare la loro presenza in quel posto, ricorrendone i presupposti di legge, sono stati proposti per la misura del rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno in quel Comune per anni tre.

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