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Cronaca Cassino

Viaggio nella 'discarica-dormitorio' tra fusti di vernice tossica e tanta povertà (foto)

Accade alla periferia di Cassino, in via Varlese, dove all'interno di una fabbrica di disuso vivono senza acqua e luce una decina di giovani africani arrivati in Italia grazie ad un progetto umanitario che avrebbe dovuto aiutarli e sostenerli

Vivono in dieci in una fabbrica di vernici in disuso, senza acqua, luce, gas e si scaldano bruciando vecchi fusti contenenti ancora materiale altamente infiammabile e tossico. La discarica-dimora dei disperati si trova a poche centinaia di metri dal centro di Cassino (Frosinone), in via Varlese. Alle spalle di un centro commerciale, di un noto fast food e di altre attività di lusso.

Proviamo ad entrare in pieno giorno, con l'aiuto di alcuni residenti che oramai sono disperati sia per le esalazioni provenienti dai roghi, che dalle condizioni in cui vivono questi senza fissa dimora provenienti dall'Africa e fino a qualche anno fa erano ospiti di alcune cooperative.

"Credo che la dignità di questi uomini e donne finisca nel momento in cui oltrepassano quel cancello malmesso - ci spiega la proprietaria di un terreno situato poco distante -. Abbiamo segnalato lo stato di degrado in cui vivono questi poveretti decine di volte. Tra loro c'è anche un ragazzo con disturbi mentali che ha bisogno di cure e di assistenza. Invece tutto quello che riesce ad avere è un vecchio divano, tanta umidità e povertà. Mi rifiuto di pensare che a Cassino non si possa trovare una sistemazione. Quell'ex fabbrica va smantellata o resa inaccessibile prima che accada qualcosa di irreparabile". Secondo i residenti la situazione di inquinamento riguarda anche il sottosuolo.

Cassino, discarica via Varlese

Si vocifera che siano state interrate delle mini cisterne contenenti scarti di lavorazione di vernice e che queste, con il passar degli anni, possano essersi danneggiate e aperte con la conseguente uscita dal materiale tossico che potrebbe aver compromesso le falde acquifere. "L'inquinamento bisogna accertarlo mentre lo stato di abbandono in cui vive questa gente è reale, concreto, attuale - conclude chi vive in via Varlese -. Andiamo incontro alla stagione del freddo ed alla pioggia e noi oltre che offrire qualche coperta e un ombrello non possiamo più fare. Serve lo Stato". 


 

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