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Martedì, 23 Aprile 2024
La graduatoria / Cassino

Cassino, dodici magistrati in pole position per la nomina a presidente del Tribunale

Le candidature sono state consegnate al CSM che ora valuterà i curriculum. Nell'elenco anche il giudice Francesco Mancini che ha condannato all'ergastolo i fratelli Marco e Gabriele Bianch accusati dell'omicidio di Willy Monteiro

E' composta da dodici nominativi, la rosa dei magistrari in lizza per la presidenza del tribunale di Cassino. Lo scorso 31 luglio, infatti, per raggiunti limiti di età il presidente Massimo Capurso ha lasciato la stanza al piano terra del palazzo di piazza Labriola. In questi mesi a svolgere le funzioni di reggente, fino alla nomina del nuovo presidente, sarà il dottor Massimo Pignata, presidente della sezione civile del tribunale di via Tasso.

Nessuna indiscrezione trapela sulla scelta da parte del CSM ma nella lista spiccano i nomi di due magistrati noti in provincia di Frosinone per competenza e rettitudine. Il presidente del tribunale di Frosinone, il dottor Paolo Sorti ed il presidente del collegio penale del tribunale di Frosinone, il dottor Francesco Mancini. 

Quest'ultimo, in qualità di presidente della Corte d'Assise per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, è salito agli onori della cronaca nazionale per la pacatezza e la sobrità con cui ha consentito lo svolgimento di un processo che ha visto per mesi un'attenzione mediatica senza precedenti. Mancini per diversi anni è stato Gip presso il tribunale di Cassino e nel corso della sua permanenza ha consegnato alla Giustizia assassini e sanguinari latitanti di camorra. 

L'elenco prosegue poi con il dottor Massimo Di Patria, presidente del tribunale di Urbino; il dottor Lucio Achettino, membro del CSM;  il dottor Francesco Todisco, presidente collegio penale di Torre Annunziata; il dottor Rosario Baglioni, presidente sezione penale di Potenza; del dottor Michele Russo presidente del tribunale Larino; del dottor Giovanni Paternoster magistrato della Procura della Corte d'Appello di Salerno

Tre le donne che potrebbero quindi essere nominate al vertice di un tribunale di cerniera, tra Roma e Napoli e con un bacino di utenza che supera le 400 mila unità. Parliamo della dottoressa Lucia Casale, presidente seconda sezione penale del tribunale di Salerno; la dottoressa Mariella Montefusco, presidente sezione penale del tribunale di Salerno; la dottoressa Margiolina Mastronardi consigliere della Procura della Corte d'Appello di Campobasso ed infine della dottoressa Emilia Fargnoli presidente della sezione tribunale civile di Roma.

La decisione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura verrà resa nota entro la fine del 2022. Qualunque sia la scelta, il neo nominato presidente dovrà lavorare sodo per restituire al tribunale il giusto ruolo e la giusta immagine sia in termini di servizio che di notorietà mediatica.  

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