Mobbing e stalking nei confronti di un operaio, sindacalista sotto processo

"Non ti faccio più lavorare, sei un uomo di..... Devi sputare sangue". Con queste frasi, ogni giorno, un sindacalista residente in un paese del Cassinate e dipendente di un'azienda dell'indotto Stellantis, ha apostrofato per due anni un operaio, sottoposto che è stato oggetto di una vera e propria azione di stolkeraggio. Ieri mattina il Gup del tribunale di Cassino ha disposto l'apertura di un processo.

I fatti che risalgono a prima dell'arrivo del Covid-19 vedono come protagonista un quarantenne operaio che improvvisamente viene preso di mira dall'esponente di una sigla sindacale interna all'azienda. Prima iniziano le false segnalazioni ai referenti del reparto: il sindacalista inventa l'ipotetico uso del telefono da parte dell'operaio durante il turno; la sua inefficienza e persino la presenza di una macchia d'olio al di sotto di un macchinario che avrebbe potuto provocare qualche infortunio. Ogni sua 'denuncia' è stata però smentita dai fatti e dalle testimonianze degli altri operai.

Nel frattempo per la vittima è iniziato un periodo di grande stress, con attacchi di panico, crisi di pianto e malesseri che lo hanno indotto a chiedere il cambio turno anche se questo non ha placato l'animo del suo vessatore. La situazione è diventata talmente tanto insostenibile che lo stesso dipendente si è visto costretto a presentare denuncia ai carabinieri tutelato dall'avvocato Francesco Malafronte (foto in alto).

I militari della Compagnia di Cassino hanno svolto tutti gli accertamenti necessari a ricostruire i fatti ed hanno poi presentato un'informativa in Procura. Il magistrato Chiara D'Orefice ha ritenuto attendibili tutte le informazioni raccolte ed ha concluso le indagini con una richiesta di rinvio a giudizio per il sindacalista che ieri è finito sotto processo.