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Cronaca Cassino

Cassino, tentato omicidio Pinchera: agghiacciante aggressione. Gli autori restano in carcere

L'uomo sarebbe stato dapprima preso a sprangate e poi finito con diversi colpi di lama all'addome ed alla schiena. Ricoverato in gravi condizioni al policlinico 'Umberto Primo' è ancora in prognosi riservata

Sarebbe stato dapprima preso a sprangate e quando oramai era a terra, privo di conoscenza, sarebbe stato colpito con diverse coltellate. Questa la ricostruzione del tentato omicidio di Bruno Pinchera, il 36enne di Cassino che lotta tra la vita e la morte nel reparto di Terapia Intensiva del policlinico 'Umberto Primo' di Roma. A provocare ferite gravi all'addome ed ai polmoni dell'uomo sarebbero stati in quattro, tutti arrestati dai Carabinieri del Norm di Cassino dopo un'indagine lampo coordinata dal magistrato Maria Beatrice Siravo.

Gli arrestati

Alessio Di Silvio, la compagna Noemi Del Nobile, Francesca Di Silvio, sorella di Alessio ed il compagno di quest'ultima, Mario Cappabianca, secondo quanto accertato dai militari coordinati dal tenente Massimo Di Mario, avrebbero agito per vendetta. Ieri mattina il Gip ha convalidato il loro fermo e disposto per Alessio Di Silvio e Mario Cappabianca il trasferimento nel carcere di Cassino, per Noemi Del Nobile, in quello femminile di Rebibbia e per Francesca Di Silvio la detenzione domiciliare.  

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