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Cronaca Cassino

Cassino, tre famiglie con bambini in 'ostaggio' degli immigrati (foto)

La situazione del condominio di via Lena Mulattieri è divenuta insostenibile. Nella palazzina tre cooperative ospitano profughi nella più completa anarchia. Urinano dal balcone, lanciano rifiuti contro gli altri residenti e spacciano droga al calar della sera

"Non siamo razzisti. Siamo solo disperati e ci sentiamo abbandonati da tutti: dalle Istituzioni, dal Comune, dalle Forze dell'Ordine. Secondo voi questo è vivere? Abbiamo comprato questi appartamenti anni fa e con tanti sacrifici. Stiamo ancora pagando il mutuo e dobbiamo anche restare chiusi in casa perché qui fuori, come vedete, c'è inferno". A parlare sono le tre famiglie che vivono in via Lena Mulattieri. In quello che, fino a qualche anno fa, era un elegante condominio con eleganti appartamenti acquistati da professionisti di Cassino. Poi i professionisti hanno deciso di affittare a tre diverse cooperative che si occupano dell'accoglienza dei profughi e tutto è precipitato.

Carenze igienico sanitarie

Basta un colpo d'occhio per vedere che gli antichi fasti della struttura sono ormai un ricordo lontano. Il palazzo cade a pezzi, ovunque aleggia un insopportabile odore di urina mentre zecche e scarafaggi la fanno fa padrone. Gli stessi condomini ci riferiscono un particolare agghiacciante: "Al fine settimana lanciano gli interiora degli animali che uccidono dalla finestra. Un fetore nauseabondo oltre che uno spettacolo raccapricciante da vedere. Vendono la carne clandestinamente agli altri connazionali. Abbiamo fatto denunce, esposti, sono intervenuti i Carabinieri più volte ma tutto resta nel limbo".

Via Lena Mulattieri

Controllo dei profughi

I diversi blitz messi a segno dai carabinieri e dalla polizia hanno accertato che nei piani superiori della palazzina di spacciano droghe: cocaina, hashish ed eroina. Nonostante gli immigrati vivano in una struttura di accoglienza che dovrebbe avere regole ferree e personale addetto alla vigilanza. "Non appena cala la notte - proseguono ancora i residenti - lungo il vialetto inizia il via vai di tossici che arrivano per comprare droga. Per non parlare della prostituzione. Qui si fa anche quello. E noi siamo costretti a tenere i nostri bambini chiusi in casa. Non siamo padroni nella nostra proprietà. I balconi ed il giardino sono off limits".

L'arrivo di altri 'ospiti'

La giornata di ieri è stata ancor più movimentata perché secondo fonti ben precise nelle tre cooperative sarebbero arrivati stranieri ritenuti 'teste calde'. "Credo che a tutto ci sia un limite - concludono i condomini di via Lena Mulattiera - e per questo siamo pronti a chiedere un appuntamento con il Prefetto. Intendiamo capire che deve controllare queste strutture e se possano continuare ad accogliere profughi in queste condizioni".

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