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Cronaca Cassino

Cassino, usura, estorsione e spaccio: arrestato giovane del posto

Un blitz della Polizia di Stato a Gaeta ha consentito di smantellare un presunto gruppo criminale che operava tra la città martire ed il sud Pontino. Il 30enne residente in città ha ottenuto i domiciliari

Una presunta organizzazione dedica allo spaccio di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione smantellata dagli agenti del commissariato di Gaeta, diretto dal vice questore Maurizio Mancini. Un'indagine durata oltre un anno e che, questa mattina all'alba, si è conclusa con l'esecuzione di quattro misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Cassino su richiesta del magistrato. A finire in manette anche un giovane di Cassino, Marcello Di Zenzo di 30 anni che lavora in un ristorante. Il cassinate ha ottenuto gli arresti domiciliari. Ad essere arrestati anche Andrea D’Onofrio, di anni 27 di Fondi, Edgardo Luigi Di Nitto, 29 di Formia e Alessandro Lucreziano, 41 anni di Gaeta  L’indagine, durata oltre un anno, è scattata la scorsa estate in collaborazione con gli agenti del commissariato di Formia. 

La nota stampa

La Polizia di Stato – Questura di Latina ha eseguito quattro misure cautelari, due in carcere e due in regime di arresti domiciliari, rispettivamente nei confronti di Andrea D'Onofrio, di anni 27 di Fondi, Edgardo Luigi Di Nitto, di anni 29 di Formia, Alessandro Lucreziano di anni 41 di Gaeta e Marcello Di Zenzo, di anni 30 di Cassino, responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, usura ed estorsione.

L'inchiesta

Le indagini, avviate nel 2018, sono state originate dal “vuoto” venutosi a creare nelle piazze di spaccio, anche a seguito degli arresti già effettuati dalla Polizia di Stato nelle città della zona dell’omonimo Golfo nel corso dell’operazione Coast to Coast, in ordine a reati connessi all’assunzione di stupefacenti da parte dei giovani del posto. Il provvedimento giudiziario del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino, Francesco Armato, richiesto dalla Procura, è stato ottenuto all’esito di una indagine durata oltre un anno e condotta dagli investigatori del Commissariato Distaccato di P.S. di Gaeta, alla quale ha collaborato anche il personale del Commissariato Distaccato di P.S. di Formia. L’attività investigativa svolta va ricondotta all’esplicitarsi dell’azione giudiziaria di contrasto nei confronti dei soggetti ritenuti a capo del collaudato sodalizio criminoso della riviera di Ulisse.

Le piazze di spaccio

L’ulteriore elemento di differenziazione risiede anche nell’estensione delle consuete piazze di spaccio di Gaeta, Formia e Fondi, anche alla città di Cassino. Si ribadisce dunque che l’assenza forzata degli attori “storici” dello spaccio, ha dunque attirato gli “appetiti imprenditoriali” di personaggi relativamente nuovi per le piazze del Golfo e della Valle dei Santi. Alla attività di indagine tipica, quali pedinamenti e lunghi appostamenti, è stata affiancata una significativa attività tecnica, con intercettazioni telefoniche e ambientali, che ha consentito una definizione certa del quadro indiziario a carico degli arrestati.

Gli incassi

Il volume degli affari, ammontante a diverse migliaia di euro a settimana e per quantitativi rilevanti di stupefacenti, prevedeva anche che il gruppo degli spacciatori compulsasse gli acquirenti obbligandoli a ricevere la droga a domicilio o in altro luogo sicuro di loro pertinenza. È stata quindi sgominata la nuova rete che si stava organizzando per rifornire le città di Gaeta, Formia, Fondi e Cassino di cocaina.

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