Ceccano, scappano all’alt ma vengono fermati e trovati con la droga in auto
A bordo del mezzo vi erano un ex meccanico disoccupato di 28 anni e un uomo di 33 anni con precedenti di polizia
Nell’ambito di un servizio specifico finalizzato alla prevenzione e alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, gli agenti delle Volanti personale della Squadra Mobile della Questura e dell’Upgsp nel transitare nella parte bassa del capoluogo hanno intimato l’alt a un Fiat doblò, il cui conducente, alla vista della pattuglia, improvvisamente ha accelerato la marcia, effettuando pericolose manovre di sorpasso.
Nell’immediatezza il veicolo è stato fermato e nel corso delle attività di identificazione è emerso un evidente stato di agitazione degli occupanti, motivo che ha indotto gli agenti a effettuare un controllo più accurato, richiedendo anche l’ausilio del personale della Squadra Mobile. A bordo del mezzo vi erano un ex meccanico disoccupato di 28 anni e un uomo di 33 anni con precedenti di polizia, anche legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
I due, sul cui legame si sta cercando di fare luce, sono stati sottoposti a perquisizione personale e veicolare, controllo che ha portato al rinvenimento all’interno del veicolo, ben occultato nel fondo del vano porta oggetti lato passeggero, di un grosso involucro in cellophane trasparente contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso complessivo di oltre 200 grammi.
I fermati sono stati tratti in arresto e su disposizione del pubblico ministero di turno sono stati collocati agli arresti domiciliari.
Uno degli arrestati, dai successivi accertamenti, è risultato titolare di porto d’armi e possessore di due fucili e una pistola, armi che sono state ritirate e sottoposte a sequestro amministrativo, per procedere alla successiva istruttoria, necessaria per verificare la sussistenza dei requisiti per il mantenimento della licenza di polizia e procedere, nel caso, al ritiro della stessa.
Gli investigatori avranno il compito di capire se lo stupefacente era stato acquistato dai due arrestati per essere rivenduto sul mercato o se invece gli stessi stessero effettuando un “trasporto per conto di terzi”.
