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Il fatto / Cervaro

Turbativa d'asta, indagati sindaco e vice sindaco di Cervaro. Si dimette tecnico comunale

Le indagini coordinate dalla Procura di Cassino vedono coinvolti anche due imprenditori del Casertano. Nel mirino della magistratura due appalti per lavori di contenimento idrogeologico

Il sindaco di Cervaro, Ennio Marrocco (difeso dall'avvocato Sandro Salera) il vice sindaco Annalisa Bracciale, un tecnico comunale (difeso dall'avvocato Andrea Coletta) e due imprenditori, si sono visti notificare un'avviso di garanzia da parte della Procura di Cassino nella persona del magistrato Maria Carmen Fusco. Le indagini, coperte da una coltre di riserbo, sarebbero partite dopo alcune verifiche effettuate su due cantieri di Cervaro da parte della Polizia di Stato.

Le aree interessate a lavori di contenimento idrogeologico sono state sequestrate. Il primo cittadino ed il tecnico comunale sono accusati di turbativa d'asta ed abuso ufficio. Il vice sindaco di abuso d'ufficio e due imprenditori casertani di turbativa d'asta. La notifica dell'atto giudiziario ha portato alle dimissioni del tecnico comunale che alle scorse elezioni era candidato nella lista 'Il Cervo' proprio a sostegno di Ennio Marrocco.

Le ipotesi di reato

Ma cosa potrebbe essere accaduto? Il reato di turbativa d'asta o turbativa degli incanti si ravvede quando: "Chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti [534c.p.c., 576-581 c.p.c., 264] o nelle licitazioni private(1) per conto di pubbliche Amministrazioni, ovvero ne allontanagli offerenti, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni(2) e con la multa da euro 103 a euro 1.032. Se il colpevole è persona preposta dalla legge o dall'Autorità agli incanti o alle licitazioni suddette, la reclusione è da uno a cinque anni e la multa da euro 516 a euro 2.065(3)" (fonte Brocardi.it)

L'abuso d'ufficio invece Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato(1), il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio(2) che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio(3), in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità(4), ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale(5) ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da uno a quattro anni(6).

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