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Colleferro, giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia

Questa mattina, 21 marzo, il comune di Colleferro ha partecipato alla "Giornata della Memoria e dell'Impegno scelto". Tra le 900 piazze italiane scelte per non dimenticare le vittime innocenti delle mafie, si è tenuta la manifestazione...

Questa mattina, 21 marzo, il comune di Colleferro ha partecipato alla "Giornata della Memoria e dell'Impegno scelto". Tra le 900 piazze italiane scelte per non dimenticare le vittime innocenti delle mafie, si è tenuta la manifestazione organizzata da “Libera” e da tutte le altre associazioni del territorio, insieme agli Enti e agli studenti.

Hanno partecipato alla Giornata della Memoria oltre ai numerosi cittadini e associazioni molte scuole di tutti i gradi, il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, tutti gli assessori e i consiglieri comunali di Colleferro, il sindaco di Paliano Domenico Alfieri, il sindaco di Valmontone Alberto Latini, il sindaco di Gorga Nadia Cipriani, il sindaco di Carpineto Romano Matteo Battisti, il sindaco di Gavignano Emiliano Datti, in rappresentanza della comunità montana l'assessore Domenico Pecorari, Polizia di stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, e polizia locale.

La manifestazione è stata aperta da Eva pastorelli, referente del presidio Colleferrino di Libera, intitolato alla memoria di "Angelo Vassallo", sindaco di Pollica ucciso nel 2010 "Apriamo questa manifestazione con una buona notizia: pochi giorni fa il Senato ha approvato all'unanimità la proposta di istituire il 21 marzo come giornata nazionale della memoria e ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. - ad aprire la giornata della memoria è - Ritengo che questo sia un grande passo in avanti per la storia del nostro Paese. Sin dagli inizi del nostro impegno in Libera, abbiamo ritenuto che l'educazione alla legalità e al rispetto degli altri, e la conoscenza e promozione dei diritti fossero ambiti prioritari verso cui indirizzare il nostro impegno. Crediamo, infatti, che la conoscenza e la capacità critica di osservazione della realtà siano caratteristiche fondamentali di cittadini consapevoli, capace di contribuire alla costruzione di una età sana". Un unione che dovrebbe continuare tutti giorni - aggiunge Silvia Barberi referente provinciale di Libera e membro Sel presidio dei castelli romani - Non Basta più andare per le piazze, nei convegni, nelle riunioni; lamentarsi della gravità di quei numeri, denunciare, arrabbiarsi. Perché come è stato detto da voci molto più autorevoli di me, il borbottio è il lusso di chi non ha a cuore il risultato. Come si fa a ottenere il risultato, come si fa a vincere la cultura mafiosa che sta diventando un modo di vivere? Come si fa ad arginare un modo di vivere? Con l'esempio. Diamo l'esempio, facciamo il primo passo perché solo facendo il primo passo, vedremo il secondo e dove può arrivare il terzo, cosa che può raggiungere il quarto. Sono partecipando si aprono le possibilità. Il sindaco Pierluigi Sanna, a passo molto commosso (guarda il video in alto) ha sottolineato " Mi rivolgo soprattutto ai giovani, ricordare le vittime delle mafie non significa soltanto tributare il giusto riconoscimento a donne e uomini innocenti, uccisi molto spesso proprio per la loro onestà e per la loro rettitudine morale, ma significa anche riaffermare - oggi e sempre - i valori di giustizia, di equità e di solidarietà, che prima ancora di essere predicati devono essere testimoniati con l’esempio quotidiano della vita che ciascuno di noi conduce”. Una giornata piena di commozione, dove a parlare sono le voci emozionate di tutti i presenti, che hanno dato vita a un elenco infinito dei nomi delle vittime delle mafie uccisi dal 1893 fino al 2015 Un momento di riflessione, affinché in questo nostro Paese Finalmente la verità possa illuminare la giustizia. Katia Piacentini (foto, video e servizio)
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