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Cronaca

Colleferro, l'ass. in difesa dell'ospedale scrive ai sindaci. Ecco i motivi del perche non andavano chiusi i reparti

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Gentili Sindaci, con la presente - si legge in una nota dell'ass. in difesa dell'ospedale indirizzata a Pierluigi Sanna,  Alberto Latini,  Raffaele Allocca, Matteo Battisti, Maria

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Gentili Sindaci, con la presente - si legge in una nota dell'ass. in difesa dell'ospedale indirizzata a Pierluigi Sanna, Alberto Latini, Raffaele Allocca, Matteo Battisti, Maria

Assunta Boccardelli, Domenico Alfieri, Felicetto Angelini, Emiliano Datti - è nostra intenzione metterVi a conoscenza, oltre quanto già fatto informalmente, che la scrivente “ASSOCIAZIONE IN DIFESA DELL’OSPEDALE” sta manifestando attraverso un presidio permanente sito in Colleferro,

piazza Aldo Moro (adiacente all’ingresso principale dell’Ospedale),

CONTRO LA CHIUSURA DEI REPARTI DI OSTETRICIA, GINECOLOGIA E PEDIATRIA.

Ad oggi, trascorsi 7 gg dall’inizio del sit-in, non avendo riscontrato alcuna forma di sostegno, neanche una visita

come gesto di vicinanza, da parte delle Istituzioni abbiamo reputato doveroso scriverVi la presente per sensibilizzarVi di fronte a quanto sta accadendo.

Vi informiamo che in questi giorni abbiamo avuto grandissima partecipazione e solidarietà da parte di TUTTI i cittadini di Colleferro e dei paesi limitrofi, anche quelli che in teoria non dovrebbero far parte del distretto ASL RM G e che comunque hanno nell’ospedale di Colleferro il loro punto di ricovero, i quali hanno contribuito alla causa apponendo una loro firma come adesione a qualsivoglia nostra iniziativa.

Le motivazioni che la Regione Lazio ha addotto come giustificazione alla infelice determinazione

NON TROVANO ALCUN FONDAMENTO DI ESISTERE.

L’allegato 1 del decreto n.70 del 2 aprile 2015 del Ministero della Salute prevede infatti che: ”Tutte le strutture sanitarie che concorrono a garantire gli obiettivi assistenziali debbono operare secondo il principio della EFFICACIA, QUALITA’ e SICUREZZA delle cure, dell'EFFICIENZA, della CENTRALITA DEL PAZIENTE e dell'UMANIZZAZIONE delle cure, nel rispetto della DIGNITA’ della persona”.

Suddetti princìpi sono indubbiamente prioritari rispetto al metodo semplicistico e meramente numerico posto a

fondamento del provvedimento attuato.

A puro titolo di esempio basti pensare ai RISCHI e ai PERICOLI che incontrerà una gestante con minacce d’aborto

residente a Carpineto Romano per raggiungere il nosocomio di Palestrina (circa 50 km di curve e passaggi in centri

abitati) e/o a tutte quelle casistiche dove l’emergenza di un neonato/bambino richiederà un intervento immediato.

DOVE SONO GARANTITI I PRINCIPI DI EFFICACIA, QUALITA’ E SICUREZZA DELLE CURE?

VI SEMBRA RISPETTATA LA CENTRALITA’ DEL PAZIENTE E L’UMANIZZAZIONE DELLE CURE?

…E LA DIGNITA’ DI UNA FAMIGLIA?

E’ doveroso altresì rammentare che negli standard per la riorganizzazione dei reparti di Ostetricia/Ginecologia,

Pediatria e Nido DEVE anche essere GARANTITA: TERAPIA SUB-INTENSIVA alla gravida e alla puerpera, ESAMI DI LABORATORIO ed INDAGINI DI DIAGNOSTICA per IMMAGINI, LA DISPONIBILITA’ DI EMOTRASFUSIONI H24, LA MIGLIORE COERENZA TRA LIVELLO ASSISTENZIALE OSTETRICO-NEONATOLOGICO-PEDIATRICO E QUELLO ANESTESIOLOGICO/RIANIMATORIO.

Ora, l’ospedale di Colleferro risponde e soddisfa tutti i requisiti di legge, infatti, abbiamo:

UOC DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE con a disposizione 4 posti letto recentemente inaugurata alla presenza

del Presidente della Regione Lazio

SERVIZIO DI TERAPIA INTENSIVA CARDIOLOGICA h24

DI UN SERVIZIO NAVETTA h24

Reparti di Otorinolaringoiatria e Urologia

SERVIZI CHE NON SONO GARANTITI IN EGUAL MODO DAL VETUSTO NOSOCOMIO DI PALESTRINA.

Le informazioni riportate in questo riquadro sono state estrapolate da una lettera inviata al Dir. Generale della ASL RM G da una Organizzazione Sindacale presente nell’Ospedale di

Colleferro e anch’essa contraria alla chiusura dei Reparti.

Dunque, a nostro giudizio,

CI SONO TUTTI GLI ELEMENTI PER POTER FARE RICORSO AL T.A.R.

e poter vedere, a TUTELA dell’INTERA COMUNITA’, ripristinare i Reparti Ospedalieri CHIUSI in questi giorni.

E’ altresì VERO che l’efficacia del ricorso è potenzialmente maggiore quando lo stesso fosse impugnato dai SINDACI

del TERRITORIO che, è bene ricordare:

Il sindaco è la massima autorità sanitaria locale.

In questa veste, ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può

anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di

emergenze sanitarie e di igiene pubblica

Convinti che insieme si possa VINCERE questa LEGITTIMA BATTAGLIA, restiamo a disposizione per

confrontarci sull’argomento e su eventuali iniziative da intraprendere.

In attesa di un Vs. URGENTE riscontro porgiamo cordiali saluti. Inoltre oggi per le 1930 è previsto un incontro pubblico sotto la sede del comune in Piazza Italia al quale tutti sono stati invitati.

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