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Cronaca

Controlli a tappeto dei Nas, sospeso farmacista No vax nel frusinate

Intensificate le misure di controllo sia in ambito pubblico che in regime di attività libero professionale presso studi e ambulatori privati

In relazione all’attuale incremento della diffusione epidemica, i Carabinieri NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, stanno conducendo una campagna di verifiche sul rispetto dell’obbligo vaccinale tra gli operatori sanitari anche in Ciociaria. In particolare, i servizi sono finalizzati ad individuare i professionisti, sia in ambito pubblico che in regime di attività libero professionale presso studi e ambulatori privati, che continuano ad esercitare l’attività, sebbene privi di vaccinazione anti-Covid.

Ad oggi, nel corso di controlli presso 1.609 strutture e centri sanitari pubblici e privati in tutta Italia sono state verificate ca. 4.900 posizioni relative a medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, fisioterapisti e altre figure, accertando nella penisola 281situazioni irregolari dovute all’esercizio della professione in assenza della vaccinazione.

Tra i professionisti controllati è emerso che 126 di loro eseguivano prestazioni seppur già destinatari del provvedimento di sospensione dall’Ordine professionale emesso dall’Autorità sanitaria (ASL, ASP, ATS, etc.), continuando a svolgere la libera professione presso gli studi medici di proprietà o presso ambulatori, come pureall’interno di reparti in ospedali pubblici e cliniche private, in ragione del loro incarico di medico o infermiere.

In provincia di Frosinone è stato segnalato un farmacista operante nell’Asl di competenza per l’accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale con conseguente sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Sars-COv-2 ( Art. 4 c. 6 D.L. 1 aprile 2021 n. 44). Tali attività  sono state supportate dalla collaborazione dei rispettivi ordini professionali e dalle direzioni sanitarie dell'Asl Latina e Frosinone.

Tali condotte hanno portato al deferimento presso l’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di “Esercizio abusivo della professione sanitaria” poiché sorpresi in servizio malgrado fossero stati sospesi dall’Ordine professionale. In tale ambito, sono stati individuati anche 8 medici di famiglia, tra medici e pediatri di medicina generale operanti in alcune Regioni (Abruzzo, Sardegna, Campania e Lazio), risultati non essersi mai sottoposti a vaccinazione.

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