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Cronaca Arce

Delitto Mollicone, il Comune di Arce si costituisce parte civile

Approvata dal sindaco Luigi Germani e dalla Giunta, la delibera che attesta l'ingresso ufficiale dell'Ente nel processo per l'assassinio di Serena

Il Comune di Arce, nel frusinate, entra ufficialmente nel processo per l'omicidio di Serena Mollicone. Con la delibera di Giunta n°13 del 23 gennaio 2020 il sindaco Luigi Germani e gli assessori Sara Petrucci, Sisto Colantonio, Bruno Gregori e Diego Di Palma, hanno votato a favore della Costituzione di Parte Civile. Quindi oltre che alla famiglie Mollicone e Tuzi ed all'Arma dei Carabinieri, anche la cittadinanza di Arce si sente parte lesa per la drammatica morte della studentessa avvenuta nel giugno del 2001.

Il colpo di scena

La seconda udienza

Il sette febbraio davanti al Gup del tribunale di Cassino si terrà la seconda udienza preliminare a carico dei cinque indagati. Il magistrato Domenico Di Croce ha ritenuto opportuno calendarizzare le udienze per dar voce all'accusa ed alla difesa prima di decidere se rinviare o meno a giudizio l'ex comandante della stazione dei Carabinieri di Arce, l'ex maresciallo Franco Mottola, la moglie Anna Maria, il figlio Marco - tutti e tre accusati di omicidio volontario - e due carabinieri che nella vicenda hanno un ruolo marginale: il luogotenente Vincenzo Quatrale che deve rispondere di 'concorso morale esterno in omicidio' e l'appuntato Francesco Suprano accusato di favoreggiamento. 

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