rotate-mobile
La storia / Arce

Omicidio Mollicone, la sorella di Serena presenta ricorso in Appello

La donna, con delega agli avvocati Sandro Salera e Antony Iafrate, ha replicato punto per punto alle motivazioni della sentenza di assoluzione per i cinque imputati

La sorella di Serena Mollicone, Consuelo, ha presentato presso la Corte d'Appello, entro i termini previsti per Legge, ricorso avverso alla sentenza di assoluzione dei cinque imputati. Il documento stilato agli avvocati Sandro Salera e Antony Iafrate, consegnato tempestivamente entro la data di scadenza prevista, replica punto per punto alla sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d'Assise del tribunale di Cassino, presieduta dal giudice Massimo Capurso che lo scorso 15 luglio ha scagionato Franco Mottola, ex comandante della caserma dei Carabinieri di Arce, la moglie Anna Maria e il figlio Marco dall'accusa di omicidio volontario e due carabinieri dall'accusa di favoreggiamento e concorso esterno in omicidio.

Nella relazione di quasi novanta pagine gli avvocati Salera e Iafrate ripercorrono le motivazioni dell'assoluzione. "Si partirà dall'analisi delle dichiarazioni di Santino Tuzi, per passare poi in rassegna i depistaggi riguardanti l'annotazione di servizio del 27 giugno 2001 del Maresciallo Mottola, la mancata verbalizzazione a sit di Carmine Belli e Simonetta Bianchi del 2.6.2001, e il ritrovamento del telefono di Serena, dopodiché si analizzeranno i rapporti fra Serena e Marco Mottola, con particolare riferimento alla personalità dell'imputato e al tentativo dell'alibi fallito, le consulenze tecniche acquisite in atti, le risultanze degli esami e dichiarazioni spontanee degli imputati, e infine si ricostruirà il movente dell'omicidio - si legge nel ricorso. Proprio l'analisi delle suddette circostanze, consente di ritenere provata oltre ogni ragionevole dubbio la responsabilità degli imputati in ordine alla morte di Serena Mollicone, avvenuta nell'alloggio a trattativa privata ubicato all'interno dello stabile della caserma di Arce.

Infatti, Serena il 1 Giugno 2001 dopo aver effettuato l'ortopanoramica ad Isola del Liri, rientrava ad Arce, ove intorno alle ore 11 faceva ingresso in caserma per incontrare Marco Mottola con cui nell'ultimo periodo si erano incrinati i rapporti. E proprio nel corso del litigio, Marco Mottola aggrediva Serena spingendola contro la porta del bagno della camera da letto ubicata nell'alloggio sfato, facendole sbattere la testa.A tal punto intervenivano il maresciallo Mottola e la moglie Annamaria Mottola, che provvedevano al bendaggio di Serena che ne determinava la morte per asfissia, e ad occultarne il cadavere a Fonte Cupa ove veniva rinvenuto la mattina del 3 giugno". 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Mollicone, la sorella di Serena presenta ricorso in Appello

FrosinoneToday è in caricamento