Il cognato egiziano Saad Mohamed (del 1994)  e Loide Del Prete (del 1977) compagna dell'uomo e cugina della madre sono gli assassini di Gloria Pompili, le due persone che erano con lei ed il figlioletto in auto al momento del decesso.

La conferenza stampa

Questo quanto emerso dalla conferenza stampa che si è svolta questa mattina in Procura a Latina e sui due ora pende la pesante accusa di omicidio volontario. La ragazza appena 23enne fu trovata morta sul ciglio della strada Monte Lepini la notte del 23 agosto scorso, era costretta a prostituirsi nelle zone del litorale laziale ed ogni giorno era massacrata di botte dai due “balordi” e in quella tragica sera di fine estate forse le percosse sull’esile corpo furono più forti del solito.

Una storia di degrado e brutalità

Gloria morì per le lesioni interne riportate ad alcuni organi vitali cosi come è emerso dalla successiva autopsia sulla salma. Gli inquirenti hanno confermato che in questo mese di indagini su "una storia di grande brutalità maturata in un campo di degrado sociale" c’è stata la piena collaborazione dei familiari, dei conoscenti e dei vicini di Casa di Via Bellini a Frosinone e anche grazie a loro si è potuto ricostruire al meglio il quadro della situazione. Gloria, nonostante le difficoltà che la vita le ha proposto dopo un periodo in cui ha visstuto una casa di riposo, è sempre stata una madre dei due bimbi di 3 e 5 anni molto premurosa ed attenta perchè loro rappreentavano la sua unica ragione di vita.

Le indagini vanno avanti

Gli assassini della 23enne finalmente sono in carcere, ma si indaga ancora sul ruolo ricoperto da altre persone che la conscevano e che le erano molto vicine, a partire dall'attuale marito della vittima, anche lui di nazionalità egiziana.