“Una bomba a casa di Salvini”, il leader della Lega si oppone al mancato rinvio a giudizio dell’hater ciociaro
Scatta l'opposizione alla richiesta di archiviazione del processo per diffamazione contro l’autore dell’attacco social: un 23enne di Ferentino (Frosinone). Salvini: “Uno può minacciare di morte me, i miei figli e la mia compagna e per il Pm va bene così?!”
Il leader della Lega Matteo Salvini ha dato mandato ai suoi legale di presentare opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento per diffamazione a carico dell’hater 23enne di Ferentino denunciato per un ormai noto post: “A Salvini gli devono piazzare una bomba che gli fa saltare in aria la casa, con i figli e quella t**ia che ha al fianco. Così magari si cuce la bocca su certe tematiche, sto fascista di m**da”.
La lettera di scuse e il video-pentimento del giovane, assistito dall’avvocato Antonio Ceccani, non sono bastati. E, a fronte del mancato rinvio a giudizio del diretto interessato, Salvini ha commentato via social: “Fatemi capire, uno può minacciare di morte me, i miei figli e la mia compagna, e per il Pm va bene così?!? Andate a firmare i Referendum sulla Giustizia, solo gli Italiani possono mettere fine a questa vergogna!”.
Richiesta, pertanto, la prosecuzione delle indagini preliminari. Il Gip sarà chiamato così ad esprimersi sull’opposizione, confermando l’infondatezza della notizia di reato o decidendo di dare il via al processo per diffamazione.