Ferentino, operaio chiede cinquantamila euro per ingiusta detenzione
L'uomo era stato arrestato per favoreggiamento della prostituzione e si era fatto due mesi di carcere. Nel processo era stato assolto, adesso vuole essere risarcito dei danni
Aveva dato un passaggio ad una prostituta e si era ritrovato in carcere per favoreggiamento della prostituzione. Protagonista del fatto un operaio ferentinate di 55 anni. La vicenda risale a qualche anno fa, quando l’uomo che stava percorrendo la Monti Lepini aveva visto una ragazza molto avvenente che percorreva a piedi l’arteria. Dagli abiti succinti che indossava aveva capito che si trattava di una delle tante lucciole che la sera frequentano la zona del Asse Attrezzato (oggi l'ordinanza emessa dal sindaco Ottaviani impedisce alle "passeggiatrici" e clienti di sostare lungo l'arteria).
L'arresto
Non sapeva l'operaio che da lì a poco sarebbe stato raggiunto dalle forze dell'ordine che stavano effettuando un servizio di controllo sul territorio per arginare il deprecabile fenomeno dello sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L'uomo che venne coinvolto nella retata fu arrestato perchè accusato di avere il ruolo di protettore.
Il processo
Ma in sede di processo il ferentinate, difeso dall’avvocato Pierluigi Taglienti era stato assolto per non aver commesso il fatto. Lui, però due mesi di carcere per un reato che non aveva commesso li aveva scontati. Così rappresentato dall’avvocato Taglienti ha presentato una denuncia per ingiusta detenzione. Giovedì prossimo i giudici della corte d’Appello di Roma si pronunceranno su questa vicenda. L’uomo, come risarcimento danni ha chiesto cinquantamila euro.