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Cronaca Ferentino

Ferentino, preso l’omicida di Luciano Bondatti. E' un vicino di casa altro che cinghiale

Nel riserbo che merita la vicenda, dopo il clamore sollevato dagli improvvidi racconti, gli specialisti dei Carabinieri dopo attente analisi e ricostruendo abitudini e ascoltando testimoni sono riusciti a individuare l’uomo che giovedì scorso ha...

Nel riserbo che merita la vicenda, dopo il clamore sollevato dagli improvvidi racconti, gli specialisti dei Carabinieri dopo attente analisi e ricostruendo abitudini e ascoltando testimoni sono riusciti a individuare l’uomo che giovedì scorso ha ucciso il 66enne di Ferentino Luciano Bondatti.

Si tratta di un vicino di casa del Bondatti, il 67enne Angelo dell'Omo che sentitosi braccato si è costituito in caserma dei carabinieri. L'uomo è accusato di omicidio colposo, fabbricazione e detenzione di armi da sparo clandestine e omissione di soccorso".

In effetti, nelle ore successive all'uccisione sarebbero state trovate cartucce compatibili con quelle rinvenute nelle carni del pensionato, anche se quel tipo di munizionamento non lascia le stesse tracce identificative di una pallottola. Una vicenda che aveva provocato un grosso clamore mediatico perché inizialmente molte testate, noi no, aveva passato la notizia che ad uccidere l’uomo fosse stato un cinghiale, ma la cosa sin da subito non ci aveva convinti ed ora grazie al duro lavoro dei carabinieri è uscita la verità.

Nel corso delle conferenza stampa di sabato pomeriggio gli inquirenti hanno spiegato come si è arrivati all'individuzione del Dell'Omo. L'uomo, confinante di Bondatti, aveva posto una trappola esplosiva sul confine dei due terreni e giovedì scorso il Bondatti l'ha calpestrata e l'esplosione gli ha rescisso l'arteria femorale provocando la morte per dissanguamento.

Geronimo

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