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Cronaca

Formia, fermato un uomo per l'omicidio dell'avvocato anti-camorra

Nelle prime ore di ieri pomeriggio, la Polizia di stato ha fermato il presunto assassino di Mario Piccolino, l'avvocato e blogger antimafia freddato da un killer nel suo studio a Formia, in provincia di Latina, il 29 maggio scorso.

Nelle prime ore di ieri pomeriggio, la Polizia di stato ha fermato il presunto assassino di Mario Piccolino, l'avvocato e blogger antimafia freddato da un killer nel suo studio a Formia, in provincia di Latina, il 29 maggio scorso.

Il sospettato è un imprenditore incensurato, Michele Rossi, 59 anni, originario di Cellole, vicino Caserta, ma residente nel Pontino. All'origine del delitto ci sarebbe una causa civile per una grotta trasformata in abitazione sull'isola di Ventotene, vinta dalla vittima per conto dei suoi clienti e persa dall'omicida.

Non è stata quindi la camorra a uccidere Mario Piccolino: secondo quanto ricostruito l'avvocato, il 29 maggio scorso, alle ore 17,00 circa, è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa, esploso da una persona presentatosi come cliente della vittima.

Le indagini:

Le indagini, condotte dalle Squadre Mobili di Latina e di Roma in collaborazione col Commissariato di P.S. di Formia e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, anche alla luce dell’impegno della vittima, che gestiva un sito internet attraverso il quale denunciava il malaffare e le infiltrazioni della criminalità organizzata in quel territorio, hanno preso spunto dalla descrizione sommaria del killer fatta, seppur in termini generici, da un testimone presente all’interno dello studio al momento dell’omicidio.

Sulla base della descrizione fornita, dalla visione delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza installato presso esercizi pubblici prossimi al luogo del delitto, in orari compatibili con lo stesso, è stato individuato un uomo compatibile con le caratteristiche fisiche segnalate, che il testimone ha poi riconosciuto in foto senza ombra di dubbio.

Il movente:

Da uno studio dei fascicoli conservati nello studio dell’Avv. Piccolino, infatti, è emerso che quest’ultimo aveva avuto un acceso contenzioso con Rossi, avendo rappresentato la controparte in una causa civile per il possesso di una grotta, in realtà un’abitazione scavata nel tufo, sull'isola di Ventotene.

La vicenda si concluse nel 2003 con una sentenza della Cassazione che restituiva la grotta agli assistiti di Piccolino. Ma la causa era sfociata in una denuncia penale contro Rossi, che avrebbe sviluppato un forte rancore per l’avvocato. Il 22 settembre scorso Piccolino aveva pubblicato sul suo blog "Free Village" un articolo con precisi riferimenti a Rossi.

Oggi l'udienza di convalida del fermo, mentre proseguono le indagini con delle perquisizioni alla ricerca dell'arma.

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