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Cronaca

Scandalo alla Croce Rossa, il presidente denuncia ammanchi per 300 mila euro

L'esposto presentato presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone. La documentazione fiscale risulta lacunosa e i bilanci falsati

Una denuncia choc che potrebbe far scoppiare uno scandalo senza precedenti. A presentare querela presso la Guardia di Finanza del comando provinciale di Frosinone è stato l'attuale presidente provinciale della Croce Rossa Italiana - Comitato di Frosinone, Antonio Rocca. L'imprenditore, da sempre attivo nel volontariato e rappresentato dall'avvocato Roberto Molle del foro di Cassino, si è insediato nei mesi scorsi ed il passaggio effettivo tra il presidente uscente e lui è avvenuto lo scorso mese di febbraio. Nei giorni scorsi, dopo aver fronteggiato con grande spirito di solidarietà l'emergenza Covid-19, il presidente Rocca ha iniziato a preparare la relazione di bilancio 2019. Ha quindi iniziato a visionare documenti e ricevute. Un lavoro che ha svolto con la collaborazione di un Dottore Commercialista ma sin dal primo momento, come il presidente Rocca, denuncia, "ci si è trovati davanti ad una contabilità gravemente lacunosa e incompleta".

Conti correnti anomali

La mancanza di chiarezza documentale ha indotto il presidente Rocca a recarsi di persona presso gli istituti bancari nei quali erano accesi i conti corrente della Croce Rossa Italiana, comitato di Frosinone, e qui, come si riporta nella denuncia "veniva ulteriormente verificata la gravità della situazione in ordine alle somme corrisposte e giustificativi relativi, non sussistendo fatture di riscontro. In particolare sono state riscontrate moltissime anomalie contabili per un ammontare di oltre 300 mila euro. Nei nastrini fornitori non sono presenti schede fornitori intestate a questi beneficiari e nelle fatture elettroniche non sono state riscontrate fatture emesse da questi nominativi. In particolare i professionisti indicati come tra i precettori di compensi, fanno parte dei team che Croce Rossa Italiana Comitato di Frosinone impiega nella Convenzione con la Regione Lazio per 
la erogazione  dei Servizi sanitari di emergenza del 118".

L'infermiere di quartiere 

"Le somme distribuite ai professionisti e alla non ben nota associazione “L’infermiere di Quartiere“ - si legge ancora nella denuncia -, sono stati da chiamati da oltre cinque anni dal precedente Comitato e il cui pagamento avviene a seguito della convenzione con ARES 118 Regione Lazio che in virtù del decreto legislativo 117/2017  può dare in convenzione  i “servizi di trasporto sanitario di emergenza/urgenza“ alle associazioni e istituzioni di volontariato; in ultima istanza quelli che si vanno a rendicontare con procedure che ci appaiono non regolari come le richieste di “rimborso spese”, sono soldi pubblici"

Un bilancio falsato 

"Attualmente l’esponente si trova nella gravissima situazione di dover firmare un Bilancio per il 2019 che è certamente falsato, con la probabilità anche siano stati commessi reati relativi alla movimentazione di tali somme di denaro, delle quali si chiede una verifica; Ebbene appare in tutta la assoluta gravità la situazione determinatasi, causata da soggetti interni a Croce Rossa Italiana  Comitato di Frosinone, dei quali vanno individuate le eventuali personali responsabilità penali. 

La denuncia

"Per questi motivi sporgo denucia nei confronti di tutti i soggetti che hanno svolto incarichi di  responsabilità in Croce Rossa Italiana Comitato di Frosinone, nella gestione precedente a febbraio 2020, di cui verranno eventualmente  individuate le responsabilità penali in ordine ai fatti esposti".

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