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Cronaca

Botte e minacce di morte con la pistola verso i debitori, arrestati tre spacciatori

Le misure cautelari emesse dal Gip del tribunale di Frosinone, su richiesta della Procura, dopo un'indagine lampo dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale

Minacce ai clienti inadempienti pur essendo sottoposto a regime degli arresti domiciliari. E poi ancora, unitamente a due complici, aveva organizzato un vasto giro di spaccio di cocaina. A finire nella rete dei carabinieri del Nucleo Investigativo Provinciale sono stati tre uomini a cui è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Frosinone su richiesta della Procura della Repubblica.

I tre destinatari della misura si sono resi protagonisti di diversi episodi di spaccio cocaina ed anche del reato di estorsione. Parliamo di C.G., D.D., sottoposti al regime degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, e C.V., sottoposto alla misura del divieto di dimora nel Comune di residenza e dell'obbligo di presentazione alla Pg. 

L'indagine, che è iniziata nel novembre scorso e che si è conclusa a dicembre, in due mesi ha consentito, grazie all'ascolto delle conversazioni intercettate ed a rilevanti riscontri acquisiti tramite mirati servizi di osservazione - di far luce su numerosi episodi di spaccio cocaina. I tre pusher, per evitare di essere intercettati o scoperti, avevano coniato degli appellativi (“chiavi", "pezzi meccanici” o “pezzi di ricambio”) che non sono riusciti però ad ingannare i carabinieri del maggiore Maurizio Petrarca e del colonnello Andrea Gavazzi

Chi non era in grado di far fronte al pagamento della sostanza stupefacente veniva anche minacciato di morte o picchiato come emerso in un caso quando, uno degli indagati ha costretto, con violenza e minaccia, un debitore a consegnare 300 euro per il pagamento per dose non saldata. E non a caso nel corso della perquisizione i carabinieri hanno rinvenuto una Beretta cal.6,35 con matricola abrasa e quattro cartucce dello stesso calibro. Il proprietario è stato quindi arrestato anche per i reati di detenzione illegale di arma comune da sparo e ricettazione

"Il fenomeno del smercio di sostanze stupefacenti è da tempo trattato con particolare attenzione dalla Procura della Repubblica di Frosinone che, coadiuvata validamente dal Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone - si legge nel comunicato a firma del procuratore capo Antonio Guerriero -, ha accertato un traffico complessivamente rilevante di cocaina con numerosi acquirenti, anche all'interno di luoghi di lavoro degli indagati, che testimonia un crescente disaggio sociale ulteriormente sviluppato dall'emergenza epidemiologica".

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