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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Condannato per maltrattamenti alla moglie scappa all'estero col figlio minorenne: arrestato dopo 9 anni in Francia

Il 53enne F.M. è finito in manette a Lille dietro mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale di Frosinone. Nel 2011, senza patria potestà, aveva preso il bimbo di 6 anni all'uscita da scuola. Da lì la latitanza in Venezuela, alle Canarie e Oltralpe

Era scappato all’estero nove anni fa con l'allora figlio di 6 anni, che attualmente ne ha 15, perché privato dalla responsabilità genitoriale a causa dei denunciati maltrattamenti nei confronti di sua moglie. Oggi, martedì 22 dicembre, il 53enne F.M. è finito in manette in Francia, a Lille, in esecuzione del mandato di arresto europeo emesso venti giorni or sono dal Gip del Tribunale di Frosinone.  

L’autorità di polizia giudiziaria della cittadina transalpina, dopo l’attivazione della Divisione Sirene in sinergia con il locale Ufficio dell’esperto per la sicurezza, ha arrestato così il ricercato per sottrazione e trattenimento all’estero del minorenne classe 2005 F.M.E..  Verrà consegnato all’Italia non appena si concluderà la procedura in corso.  

Suo figlio, invece, è stato affidato ai competenti servizi assistenziali in attesa della definizione delle modalità del suo rimpatrio. La madre, nel frattempo, aveva avviato la procedura per il suo rimpatrio in base alla Convenzione dell’Aia.  

Dalla condanna all’arresto passando per la fuga 

Il mandato di cattura del Giudice per le indagini preliminari era arrivato dopo la sentenza di condanna non definitiva a 3 anni di reclusione, formulata il 20 novembre 2019. A monte le complesse attività di indagine condotte dalla Squadra mobile della Questura del Capoluogo ciociaro.  

Nel 2011, dopo aver appreso che il Tribunale dei minorenni di Roma lo aveva privato della patria potestà per via delle ripetute e denunciate vessazioni subite dalla consorte, F.M. prelevò suo figlio all’uscita da scuola e scappò con lui prima in Venezuela, poi alle Canarie (Spagna) e, infine, in Francia. Da qui la stabile dimora a Seclin, comune situato a Nord.   

Una volta condannato, il nominato del latitante è stato inserito nel Sistema di informazione Schengen. Questo ha consentito alle autorità francesi di localizzarlo e di comunicare l’esatto indirizzo alla polizia italiana. Dopo i riscontri investigativi, infine, la richiesta di emissione del mandato di arresto europeo.   

Il susseguente coordinamento operativo tra la Questura di Frosinone e i richiamati uffici del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia permetteva, quindi, di dare esecuzione al citato mandato e di assicurare alla giustizia il fuggitivo. 

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