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Cronaca

Quattro bus del trasporto pubblico 'positivi' al Covid, scattano denuncia e multa dei Nas

I militari del Nucleo Anti Sofisticazione e Sanità di Latina hanno effettuato prelievi su maniglie, sportelli e pulsanti interni ai mezzi. A finire nei guai il titolare di una società che effettua il servizio in tutto il Frusinate

Quattro autobus del trasporto pubblico 'positivi' al Covid in provincia di Frosinone ed il titolare di un'azienda denunciato per non aver predisposto le procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori. Lo sconcertante dato è emerso a seguito di una serie di controlli a tappeto che i Nas di Latina hanno effettuato nella mattinata di oggi. L'intervento rientra in un piano di prevenzione e controllo regionale che ha interessato 693 veicoli adibiti al trasporto, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro.

Tra gli obiettivi controllati, 65 hanno evidenziato irregolarità, principalmente connesse con l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio da COVID-19, quali la mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione, l’omessa cartellonistica di informazione agli utenti circa le norme di comportamento ed il numero massimo di persone ammesse a bordo, l’assenza di distanziatori posti sui sedili e di erogatori di gel disinfettante o il loro mancato funzionamento.

Complessivamente sono stati deferiti alle competenti Autorità giudiziarie 4 responsabili di aziende di trasporto, per non aver predisposto le procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori, e sanzionati ulteriori 62 responsabili per irregolarità amministrative, irrogando sanzioni pecuniarie pari a circa 25 mila euro.

Le attività di verifica sono state supportate dall’esecuzione di 756 tamponi di superficie su mezzi di trasporto e stazioni (obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute), svolti in collaborazione con i locali servizi di ASL, Agenzie di Protezione Ambientale ed enti universitari, che hanno curato anche la fase di esame analitico per la ricerca del COVID-19.

Tra i tamponi di superficie raccolti, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporti pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto. Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto, seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale.

La precisazione del Cotral

"Rispetto alle informazioni diffuse circa i controlli del rispetto delle normative anti Covid sui mezzi pubblici, Cotral precisa che l’esito degli accertamenti condotti dai Nas nelle diverse articolazioni regionali ha riscontrato la "presenza di materiale genetico del virus, seppure non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso" su tre mezzi in sosta al deposito di Frosinone, non in servizio sulle linee di trasporto regionale nel giorno delle ispezioni. Per questi bus le schede redatte dalla società appaltatrice del servizio di pulizie indicavano che tutte le operazioni di igienizzazione e sanificazione a bordo bus fossero state effettuate la sera precedente ai controlli. Quanto alla riportata ipotesi di tre autobus del servizio extraurbano di Roma “positivi”, nessuna comunicazione formale è stata ricevuta dall’azienda. Tutti i mezzi ispezionati presso il capolinea di Roma Anagnina avevano già effettuato corse da Sora, Genazzano, Frosinone e Velletri. Pertanto nel caso in cui si trattasse di mezzi Cotral, risulta evidente che la metodologia del controllo potrebbe essere stata condizionata dall’utilizzo dei bus nelle ore precedenti. L’azienda precisa infine che è già in corso un confronto con la società appaltatrice del servizio di pulizie a Frosinone affinché  sia chiaro che a nessuno è permesso, in un momento così delicato, di non adempiere al proprio dovere nella maniera più scrupolosa e meticolosa possibile".

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