Massacra il suo volto con gli scarponi da sci, tenta di strangolarla e la costringe a dormire in uno sgabuzzino
Il marito, un tecnico informatico di 47 anni residente a Frosinone, è finito sotto processo per maltrattamenti e lesioni gravi
Per lungo tempo Elena (il nome è di fantasia) una donna di 45 anni residente nel capoluogo ciociaro, aveva subito ogni tipo di vessazione e di angheria da parte del marito, un tecnico informatico di 47 anni. Ma quando l’uomo era arrivato al punto di tentare di strangolarla (ad avvalorare quanto dichiarato dalla donna agli investigatori, un referto medico rilasciato dal pronto soccorso), era riuscita finalmente a dire basta e a denunciarlo per maltrattamenti.
I maltrattamenti continui davanti alla figlia
Quei maltrattamenti che il più delle volte avvenivano alla presenza della figlia ancora minorenne. A seguito di numerose denunce sporte dalla donna (anche dopo la separazione l’uomo avrebbe continuato ad aggredirla fisicamente) la procura aveva aperto un’inchiesta e il tecnico informatico era finito sotto processo per maltrattamenti e lesioni gravi.
Una volta per difendersi dalle percosse si era chiusa in auto
Nei giorni scorsi davanti al giudice Elena ha riferito delle botte che aveva preso dal coniuge che per colpirla aveva usato degli scarponi da sci e del fatto che la costringeva a dormire in uno sgabuzzino pechè le vietava di entrare in camera da letto. Tanti gli episodi di violenza che la donna ha raccontato tra le lacrime al magistrato.
La macchina distrutta
In un'altra occasione, le aveva distrutto la macchina perché lei cheper difendersi dalle botte si era barricata dentro l’abitacolo non voleva uscire dall’auto. La prossima udienza è stata fissata per il 2 aprile del 2020. L’imputato è difeso dall’avvocato Vincenzo Galassi mentre la vittima della violenza che si è costituita parte civile è rappresentata dall’avvocato Giuseppe Casini e Annamaria Petricca.