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La vicenda

La Croce Rossa in gravi difficoltà economiche: licenziati quattro dipendenti

Il presidente provinciale Antonio Rocca: "Costretto ad interrompere il rapporto lavorativo con il personale interno. Troppi i debiti accumulati e mai sanati". Un Natale amaro per 11 persone

Quattro persone licenziate e undici famiglie per le quali si prospetta un Natale amaro. Un vero e proprio tsunami quello che si è abbattuto nei giorni scorsi sulla Croce Rossa di Frosinone. Il presidente Antonio Rocca, ha fatto pervenire a quattro dipendenti interni, le lettere di licenziamento. Tutto l'intero servizio verrà basato sul volontariato.

Ma cosa è accaduto e perchè la decisione di licenziare gli unici quattro dipendenti a tempo indeterminato? I lavoratori sostengono che "quattro famiglie si sono ritrovate dall'oggi al domani sul lastrico, senza nessun preavviso, senza tentare ogni possibile soluzione a tutela dei lavoratori stessi, dell'associazione ma sopratutto degli utenti che usufruiscono del servizio.

Dipendenti che avevano progettato il loro futuro in base alla posizione lavorativa raggiunta negli anni con con tanto impegno, formazione e professionalità. Ma a detta dell'attuale Presidente Pro-tempore Antonio Rocca, non sussistevano più i presupposti per continuare i rapporti di lavoro, azzerata così la forza lavoro della Croce Rossa di Frosinone, affidando il servizio completo hai soli volontari che hanno manifestato sin da subito dissenso e vicinanza hai dipendenti per questa drastica decisione". 

La versione del presidente Rocca

La versione fornita dal presidente Rocca, invece, illustra altri scenari che se fossero veri sarebbero ancor più gravi: "Con grande sofferenza mi sono visto costretto ad azzerare l'organico interno che non è stato licenziato senza preavviso ma con lettera missiva e pagamento dell'intera spettanza come da contratto.

Il problema del licenziamento - spiega Rocca - scaturisce dalle gravi difficoltà economiche in cui versano le casse della Croce Rossa di Frosinone. Ci sono debiti per oltre 30mila euro che difficilmente possono essere sanati. Inoltre ci sono aspetti legati al Bilancio che non posso riferire ma che saranno oggetto di verifiche da parte delle dovute sedi. Sono profondamente rammaricato da quanto costretto a fare ma questo quadro economico disastrato non consentiva più pagamento degli stipendi".

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