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Cronaca

Frosinone, la CGIL contesta l’operato della Asl per le case della saluti in provincia: “Le Case della Salute siano organizzate a Frosinone come nel resto del Lazio”

La CGIL e la Funzione Pubblica CGIL tornano a contestare l’operato della Asl di Frosinone e si rivolgono anche alla Regione Lazio per chiedere  l’immediata revoca dell’atto deliberativo n. 847 del 23/6/2016  con cui vengono istituite le successiva...

La CGIL e la Funzione Pubblica CGIL tornano a contestare l’operato della Asl di Frosinone e si rivolgono anche alla Regione Lazio per chiedere l’immediata revoca dell’atto deliberativo n. 847 del 23/6/2016 con cui vengono istituite le successiva integrazione adottata dalla ASL di Frosinone con atto deliberativo n. 916 del 30/06/2016 “Integrazione e modifica all’atto deliberativo n. 847 del 23/6/2016”.

La CGIL denuncia che la ASL di Frosinone ancora un volta ha adottato gli atti contestati in aperto contrasto con il DCA n. 40 del 14/2/2014, rammentando che tale normativa dispone, nella riorganizzazione delle attività distrettuali, per quanto concerne le Case della Salute che le stesse siano una articolazione del Distretto Sanitario e che le Case della Salute pertanto devono afferire alla Direzione del Distretto dal punto di vista sia organizzativo, che funzionale. Gli atti deliberativi della ASL di Frosinone contestati dalla FP CGIL prevedono irrazionalmente le Case della Sal ute quali articolazioni della Struttura Complessa ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), quindi in aperto contrasto con le vigenti direttive regionali.

Il Sindacato evidenzia inoltre che la ASL di Frosinone persevera nel non fornire alcuna informativa sindacale né preventiva, né tempestiva sulla materia in argomento e a non adempiere alle disposizioni normative vigenti, che prevedono l’obbligo di consultazione del Collegio di Direzione Aziendale, segnatamente art. 17 del D. Lgs n. 502/1992 e successive modifiche.

La Funzione Pubblica CGIL contesta con forza la condotta arrogante della ASL di Frosinone e denuncia che i provvedimenti di cui chiede la revoca non qualificano affatto l’assistenza territoriale, stravolgendo la ratio delle linee guida regionali che prevedono – giustamente – che il Distretto Sanitario sia il fulcro organizzativo a tutti i livelli del nuovo modello di medicina di iniziativa rappresentato dalle Case della Salute.

La CGIL, rivendicando il riconoscimento del ruolo centrale del Distretto Sanitario e la necessità di allocare correttamente le Case della Salute della provincia di Frosinone nella sfera di competenza delle direzioni distrettuali, ribadisce l’urgenza da parte della Asl di Frosinone di rispettare le linee guida regionali (perché fino a prova contraria Frosinone sta nel Lazio!?!) e di ispirare a corrette relazioni sindacali il suo operato.

Non vogliamo pensare che questa politica di smembramento dei servizi sanitari territoriali che si sta attuando in provincia di Frosinone sia voluta per far arretrare inesorabilmente il servizio pubblico, però sappiamo tutti che “a pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina”…

FP CGIL Frosinone CGIL Frosinone Latina

Antonio Sessa Beatrice Moretti

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