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Cronaca

Frosinone, La lobby affari &finanza

Ha preso una direzione sbagliata e pericolosa la politica del nuovo centro-sinistra , impensabile fino a qualche anno fa e da sembrare addirittura un’eresia se confrontata con la tradizione storica dei padri fondatori.

Ha preso una direzione sbagliata e pericolosa la politica del nuovo centro-sinistra , impensabile fino a qualche anno fa e da sembrare addirittura un’eresia se confrontata con la tradizione storica dei padri fondatori.

La caduta delle ideologie, la lenta trasformazione del ceto dirigente in casta invulnerabile e intoccabile, la crisi economica e la perdita di potere da parte del mondo finanziario, lo sbriciolamento delle componenti sindacali, la mollezza e la corruttibilità della “middle class” la dispersione della tradizione della classe operaia hanno favorito le alleanze politiche sempre più trasversali e funzionali agli obiettivi da raggiungere piuttosto che alle ragioni da difendere.

Questo nuovo metodo politico, questo inusuale atteggiamento governativo stringe in un unico e grande abbraccio i protagonisti che a vario titolo sono presenti sul territorio e ricoprono a vario titolo il ruolo di guida o di rappresentanza dei multiformi interessi sociali e corporativi.

È una politica giusta quella che tutela gli imprenditori che cercano maggiori garanzie e facilitazioni per investire sul territorio, quella che si impegna per i giovani in cerca di lavoro, quella che legifera per le società che competono lealmente per acquisire più spazio ed occupare più mercato, quella che si confronta con le rivendicazioni sindacali a difesa dell’occupazione , quella che non scorda mai diritti dei cittadini e che opera per la difesa dell’ambiente e quella che lotta contro le infiltrazioni mafiose.

Ma una politica del genere è lungi dall’essere la storia quotidiana ed è una chimera rispetto a quanto visto nella esperienza amministrativa .

Prevale l’interesse della lobby degli affari, di coloro che cercano tutele e garanzie per salvaguardare il profitto a prescindere dalle regole e dai vincoli legislativi, si fa spazio la lobby del compromesso trasversale quella che baratta favori e finanziamenti con consenso e potere quella che non si fa scrupoli di trasformare il territorio in una pattumiera perché conta più il business di pochi che il diritto alla salute di tutti i cittadini.

Affari e finanza sono l’essenza di nuove alleanze tra centro-destra e centro-sinistra che con un metodo scientifico cercano di occupare tutte le posizioni che contano, si insediano laddove si decide il futuro delle nostre comunità e hanno i mezzi per tacitare gli oppositori o premiare la nutrita schiera dei fedelissimi.

In nome della precarietà economica e dell’emergenza sociale si tollerano azzardati e inquietanti compromessi che sono un oltraggio all’etica politica e alla morale cristiana e soprattutto mandano in soffitta gli ideali che sono stati i valori costituenti della costituzione italiana e della dichiarazione dei diritti universali dell’uomo.

Nei fatti queste cose non contano più nulla, al massimo abbelliscono i discorsi e le cerimonie ufficiali ma nella pratica di tutti i giorni e dietro le quinte prevale l’usanza del compromesso e un atteggiamento collusivo che giustifica e quasi favorisce i soprusi e l’illegalità sommersa.

Abbiamo bisogno di una nuova cultura che spezzi le catene della sudditanza ai potentati politici e di una marcia in più per guadagnare il terreno perso e per impedire che la lobby affari & finanza diventi un nuovo partito nazionale.

dott. Arturo Gnesi

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