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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Via Cavoni

Operazione intoccabili, confermate le condanne per il gruppo di spacciatori del "Casermone"

Pene dai 6 fino ai 18 anni per gli esponenti dell'organizzazione che aveva messo su un grosso giro di droga modello "Scampia"

Operazione  "Intoccabili". Sentenze di condanna confermate per Diego Cupido colui che veniva considerato capo dell’organizzazione malavitosa, l'uomo è stato condannato a 18 anni di pena; Walter Balbi, condannato a sedici anni, Luigi Iaboni, anche lui condannato a sedici anni, Alex Frattali nove anni dieci mesi e venti giorni, Lorena Cupido sei anni e 4 mesi, Teresa Cupido sette anni di pena. Per quanto riguarda Emanuel Mingarelli e Massimo Stirpe, entrambi difesi dall’avvocato Tony Ceccarelli le condanne sono state di sei anni per il primo ed otto anni per il secondo. Confermata anche la condanna per Gionni Spada che difeso dall’avvocato Luigi Tozzi è stato condannato a sei anni e dieci mesi di reclusione. Soltanto per Walter Tarquini c'è stata un cumulo di pena. L'uomo dovrà scontare in tutto 17 anni di carcere. Cumulo di pene anche per Maurizio Mastropaolo condannato a sette anni di reclusione. 

L'inchiesta partita nel 2012

L'inchiesta era stava avviata  da polizia e carabinieri nel 2012. Un lavoro sinergico che aveva portato all'arresto in flagranza di reato  di una  donna di 65 anni trovata in possesso di 350 grammi di cocaina. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’anziana era stata ingaggiata dall’organizzazione malavitosa come custode della droga che veniva poi venduta nelle varie basi dello spaccio. La donna ricordiamo, era incensurata. Tra le basi dell’associazione dedita allo spaccio di stupefacenti la palazzina nota come “Lotto 19” ubicata nella zona del Casermone a Frosinone. 

La sette reti di spaccio

Sette le reti di spaccio individuate nel capoluogo ciociaro dove erano stati realizzati dei veri e propri laboratori della droga. Tra queste la Palazzina D2 di Corso Francia. L’edificio era stato strutturato secondo il modello Scampia, vale a dire un vero e proprio supermercato della droga dove tutti e in qualsiasi ora del giorno e della notte si potevano approvvigionare della droga. Nel collegio difensivo gli avvocati Marco Maietta, Calogero Nobile, Antonio Ceccani e Francesco Galella.

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